Giornalismo sotto attacco in Italia

“Intelligenza artificiale e giornalismo: amici o nemici?”. Il corso di Odg Toscana e Articolo21 Arezzo

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L’Ordine dei Giornalisti della Toscana e il presidio di Arezzo di Articolo 21 lo scorso 4 dicembre hanno organizzato un corso di formazione per giornalisti dal titolo “Intelligenza artificiale e giornalismo: amici o nemici? Strumenti, prassi, responsabilità etiche e deontologia per l’integrazione dell’IA nel mondo del giornalismo contemporaneo”. L’evento rientra nel percorso di formazione di uno dei progetti europei del programma Erasmus+, presso cui la Fondazione Ordine dei Giornalisti della Toscana è accreditata fino al 2027: percorsi gratuiti per giornalisti iscritti all’ordine e in regola con gli obblighi formativi per approfondire temi come IA e deontologia, co-finanziati dai fondi UE destinati alla formazione professionale continua.

Nello specifico, grazie alla collaborazione con l’Università di Malaga, in Spagna, temi come le potenzialità dell’IA nel giornalismo, l’acquisizione di competenze pratiche per un uso responsabile di nuovi programmi e tecnologie e l’analisi di rischi e opportunità, sono il focus di lezioni frontali e prove pratiche destinate a giornalisti di tv, carta stampata e radio chiamati poi a concludere il percorso formando a loro volta altri colleghi secondo un processo di restituzione nel proprio territorio. Il corso ad Arezzo, a cui hanno partecipato 40 iscritti, ha visto gli interventi dei colleghi Valentina Giovannini, Maurizio Vezzosi e Sara Lucaroni, quest’ultima responsabile del presidio locale di Articolo 21, tutti e tre “studenti” dell’edizione del novembre 2024 della formazione a Malaga.

Nei mesi scorsi lo stesso corso è stato proposto a Firenze, Pisa, Carrara, Pistoia, Livorno, Camaiore, Massa. L’evento di formazione aretino è stata anche l’occasione per anticipare l’organizzazione di un convegno a Bruxelles  in cui proprio l’associazione Articolo 21 presenterà un documento con le linee guida che lUE dovrebbe seguire per mettersi al passo con USA e Cina in materia di Internet e AI. A spiegare il progetto c’era Renato Parascandolo, che ai colleghi presenti ha illustrato la proposte che presto verrano sottoposte al mondo politico e istituzionale a Bruxelles: un marchio distintivo della normativa europea nel mondo digitale; una piattaforma continentale di condivisione video in linea con le norme europee su trasparenza e tutela dei dati personali; lo sviluppo di una tecnologia AI che attinga ad una dataset unico come l’archivio audiovisivo delle televisioni pubbliche europee e i materiali di biblioteche, fondi e archivi; un consorzio pubblico- privato che possa lanciare e coordinare concretamente l’ecosistema digitale europeo. Ad aprire i lavori, la responsabile staff della Presidente della Provincia di Arezzo dell’Ufficio Stampa Prisca Mencacci, ente che ospitava l’evento, e Laura Pugliesi, membro del consiglio di disciplina dell’ODG della Toscana. 


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