Da Napoleone Bonaparte ad Hamas, il tema del jihadismo è all’ordine del giorno da ormai tre secoli. Partendo da questo presupposto, Domenico Quirico, giornalista e inviato di guerra della Stampa, ha tracciato un quadro storico e geo-politico meritevole della massima attenzione, regalandoci un saggio intitolato “Le quattro jihad. Lo scontro tra islam e Occidente da Napoleone a Hamas” (Rizzoli). Si tratta di una ricostruzione accurata e ricca di dettagli che, attraversando l’Ottocento e il Novecento nonché lespefie coloniale europea in Africa, ci restituisce il quadro di una depredazione disumana, foriera di un odio che oggi ci torna indietro sotto forma di attentati e proclami guerreschi impossibili da sottovalutare. Perché sì, l’Occidente ha le sue colpe e non le vuole ammettere, come non ha mai ammesso le proprie responsabilità nei conflitti che hanno insanguinato il pianeta e l’assurdità del proprio suprematismo razziale, tanto infondato quanto pervasivo, al punto che su di esso si sono fondate le ideologie più abiette del Ventesimo secolo, giunte fino a noi attraverso pericolose imitazioni. Un saggio illuminante, dunque, in cui a parlare sono i fatti, la storia e la sua complessità, senza sconti e senza alcuna indulgenza verso chicchessia. L’affresco di un cronista che sa di cosa parla e ha osservato con i propri occhi molteplici scenari, restituendoci un quadro ben diverso da quello che ci viene spesso descritto da chi parla per sentito dire, affidandosi a slogan e frasi fatte volte per lo più
