L’invasione di Los Angeles in atto si direbbe una dichiarazione di guerra agli Stati dell’Unione che non hanno votato per Trump, cominciando con il più prominente: la California.
La scusa è la presenza di milioni di immigrati, per lo più messicani e centro americani che da anni contribuiscono al benessere non solo della California ma di tutti gli Stati Uniti. Ma di un capro espiatorio c’è sempre bisogno.
Per Donald Trump non si è mai trattato di immigrazione, clandestina o regolare che sia, da anni infatti basa la sua propaganda sulla necessità di deportare milioni di “illegali stranieri” che renderebbero pericolosa la vita delle altrimenti tranquille cittadine americane. Questa tecnica della paura del diverso come sappiamo generalmente funziona. Così Trump è stato eletto e rieletto ed ora mantiene le sue promesse, usando l’odio per occupare militarmente le città degli stati che non lo amano. Perché di questo si tratta: assumere il controllo del Paese. Questa occupazione secondo i loro progetti doveva cominciare a Chicago, Illinois, il cui Governatore JB Pritzker è, come Gavin Newsom della California, un oppositore politico di Trump. Non so cosa abbia fatto cambiare i piani cominciando con Los Angeles, probabilmente conta con la antipatia che la sua base sente per la California, stato troppo liberale, troppo laico e permissivo (troppi LGBTQ) per i loro gusti e Trump non può permettersi che questa operazione fallisca per non compromettere le occupazioni di altre città santuario in programma. Le giurisdizioni santuario, città, contee e stati, hanno leggi, ordinanze, regolamenti, risoluzioni, politiche o altre pratiche che ostacolano l’applicazione delle leggi sull’immigrazione e proteggono gli immigrati dall’ICE, rifiutando o vietando alle agenzie di
conformarsi ai provvedimenti di fermo dell’ICE, imponendo condizioni all’accettazione del fermo, negando all’ICE l’accesso ai colloqui con gli stranieri incarcerati o impedendo in altro modo la comunicazione o lo scambio di informazioni tra il loro personale e i funzionari dell’ICE.
Il “provvedimento di fermo” è lo strumento principale utilizzato dall’ICE per ottenere la custodia degli immigrati ai fini dell’espulsione. La lista della città santuario è lunghissima e comprende centinaia di città e contee, vorranno occuparle tutte militarmente?
I principali collaboratori di Trump in questa manovra di presa di potere sono Tom Homan, soprannominato lo Zar dei Confini e Stephen Miller. Secondo un articolo di Vanity Fair, è stato Miller che ha purgato le agenzie governative dai dipendenti pubblici non del tutto fedeli al suo programma estremista sostituendoli con fedeli burocrati. Miller è considerato l’artefice delle politiche migratorie razziste e draconiane del presidente Trump, tra cui la politica di tolleranza zero, nota anche come separazione delle famiglie, il divieto di ingresso ai musulmani e la fine del programma DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), un programma di protezione dei figli di immigranti illegali arrivati negli USA da bambini ed ora in età di studi universitari o altro. La loro situazione è precaria e non gli sono permesse molte cose perché’ ancora senza documenti. Una cosa però possono farla: arruolarsi nell’esercito e andare a fare la guerra in terre altrui.
Nel 2024, durante la amministrazione Biden, Tom Homan ha collaborato con The United West – che è stato classificato dal Southern Poverty Law Center come “gruppo di odio antimusulmano” nell’ambito del progetto “Secure the Border and Save Lives” (Rendere le frontiere sicure e salvare vite). Ha anche lavorato come ricercatore presso l’Immigration Reform Law Institute, il braccio legale del gruppo di odio anti-immigrazione Federation for American Immigration Reform, secondo un comunicato stampa del gruppo stesso. Tutte organizzazioni di estrema destra. Homan ha anche contribuito al Progetto 2025, il progetto della Heritage Foundation per plasmare la politica federale sostenendo proposte politiche estreme come, e lo stiamo vedendo in azione, consentire all’ICE (Immigration and Customs Enforcement) piena libertà di azione in materia di deportazioni, allontanamenti e separazione delle famiglie senza alcun limite di sicurezza, nonché piani precisi per prendere di mira le città rifugio e le relative politiche degli Stati Democratici.
Ciò che sta succedendo in questi giorni è stato preparato minuziosamente in questi ultimi anni. Tom Homan è il coordinatore e propone perfino di arrestare il governatore della California Gavin Newsom e la sindaco di Los Angeles Karen Bass, ambedue democratici. Trump li attacca violentemente in televisione segno che non scarta l’idea. Ma gli Stati Uniti sono, almeno finora, un paese di leggi, anche se il potere giudiziario è sotto attacco, se non il sistema, i giudici, democratici e repubblicani che continuano legalmente a rallentare la sua marcia.
Uno dei primi atti di Trump all’assumere la presidenza fu di perdonare e far uscire dalle carceri migliaia di estremisti di destra fra cui i Proud Boys, una organizzazione di estrema destra che predica la violenza fisica ed il bullismo come mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Tutti condannati per la insurrezione del 6 Gennaio per l’attacco al Campidoglio, un vero tentativo di colpo di Stato.
Questa gente liberata è stata incorporata senza troppa pubblicità, nelle file del ICE e praticamente è la polizia privata di Donald Trump, giustamente definita la sua Gestapo. Operano con indifferente crudeltà mascherati, indiscriminatamente e senza distintivi né mandati. Si muovono in automezzi borghesi, spesso senza targhe per non essere individuati. Hanno operato finora al di fuori della legge.
Se Trump nel suo sogno di diventare Re degli States vuole dominare gli Stati Uniti non può contare sulle forze di polizia locali su cui non ha potere ma ha bisogno di una forza di polizia pseudo militare che ubbidisca ai suoi ordini illegali e che possa attuare liberamente in tutto il paese.
Adolf Hitler aveva lo stesso problema all’inizio della sua carriera, fu così che nacquero le SS e la Gestapo che facevano capo a lui direttamente. Anche i militari, che come vediamo sono già arrivati a Los Angeles in forze (4000 Guardie Nazionali e 800 Marines}, devono poter essere mobilitati illegalmente contro gli stessi cittadini americani. La Costituzione lo proibisce ma Trump non segue la Costituzione, vuole cambiarla. Una crisi Costituzionale è quindi alle porte.
Per questo Trump ha nominato Ministro della difesa un presentatore televisivo della Fox News incompetente alcolizzato e ignorante delle leggi Pete Hegseth il quale si è rifiutato di impegnarsi a seguire le sentenze della Corte Federale o della Corte Suprema in merito al dispiegamento di membri della Guardia Nazionale e dei Marines da parte del Pentagono a Los Angeles. “Il mio compito in questo momento, ha detto, è garantire che le truppe che abbiamo a Los Angeles siano in grado di supportare le forze dell’ordine”, cosa che è proibita dalla Costituzione.
Hegseth e con lui JD Vance e Marco Rubio, ha affermato anche che gli Stati Uniti non dovrebbero avere “giudici che stabiliscono la politica estera o la politica di sicurezza nazionale per il Paese. I giudici non possono controllare il potere legittimo dell’esecutivo.” Con queste
affermazioni Trump sta provando fin dove può arrivare in questo braccio di ferro con la Costituzione.
In questa amministrazione l’intelligenza non è una qualità, anzi, meno intelligenti sono meglio è, l’importante è che facciano e dicano ciò che il boss vuole.
Perché Donald Trump sognando la sua presidenza come potere totale vede l’ufficio della presidenza come un suo ufficio personale. La Democrazia non fa per lui ma neanche la dittatura perché anche una dittatura prevede delle regole interne, una sua burocrazia, una parvenza di leggi. Trump, un ammiratore di Orban, opera come un boss mafioso, la sua amministrazione è la sua “famiglia”, premiando o punendo a piacere i picciotti che ubbidiscono ai suoi ordini.
Si direbbe che stia preparando un colpo di Stato. Un colpo di stato non contro un governo o un presidente, ma un colpo di stato contro il proprio paese, le sue leggi e soprattutto la Costituzione per imporre un di governo illiberale che corrisponda alla sua visione totalitaria e premi quelli che lo stanno aiutando: i repubblicani del Congresso (anche se con una maggioranza più che risicata e in pericolo nelle prossime elezioni di mezzo termine) che con il loro silenzio hanno permesso la sua ascesa al potere ed ora lo stanno appoggiando con leggi impopolari mirate a derubare il popolo americano di migliaia di miliardi di dollari destinati ai fondi sociali che aiutano ad andare avanti milioni di cittadini. Programmi di aiuti alimentari per le famiglie più povere, che muoiano di fame, assicurazione per la sanità Medicaid e Medicare, i cui tagli lasceranno 13 milioni di americani senza cure mediche, che muoiano di malattie, la Previdenza Sociale (Social Security) lasciando milioni di americani nella povertà. L’eliminazione dell’educazione pubblica, che crescano ignoranti… Senza contare i programmi di aiuti medici e alimentari internazionali destinati ai paesi più poveri del mondo, dove già si comincia a morire.
La crudeltà è un elemento chiave di questa amministrazione. I soldi risparmiati verranno regalati ai miliardari, l’uno per cento della popolazione, sotto forma di ulteriori tagli alle loro tasse. Un regalo fra l’altro non richiesto ma l’aiuto degli oligarchi è essenziale, da lì vengono i quattrini e questa amministrazione è aperta ad ogni possibile corruzione. Tutto ha un prezzo a cominciare dai dazi. Chi offre di più pagherà di meno, il resto andrà nelle tasche del boss sotto forma di “contratti” con qualche compagnia della famiglia Trump.
Con politiche economiche così disastrose, con la svolta autocratica dell’amministrazione e la sua aperta sfida agli ordini dei tribunali, i suoi attacchi a studi legali, istituzioni mediatiche, università, aziende e organizzazioni no-profit Trump e Stephen Miller stanno guidando un’escalation feroce e aggressiva di raid e detenzioni. Agli agenti dell’ICE sono state assegnate quote massicce di detenzioni e, per raggiungerle, stanno perseguitando chiunque riescono a trovare: lavoratori sui cantieri, immigrati che rispettano tutte le regole e si presentano ai controlli in tribunale, bambini a scuola madri nei supermercati, gente che aspetta l’autobus, lavoratori agricoli che si spezzano la schiena per 5 dollari l’ora. Così è cominciata la battaglia di Los Angeles. Per protestare contro l’ingiustizia.
Nel fine settimana, questo ha portato a uno scontro prevedibile.
I fatti sono importanti, quindi ecco una cronologia degli eventi
Venerdì 6 Giugno: a sorpresa, l’ICE effettua un rastrellamento a Los Angeles, portando all’arresto di oltre 40 lavoratori giornalieri che aspettavano in un parcheggio di essere assunti
per qualche lavoretto. Proteste non violente si riuniscono in diverse parti della città.
Sabato 7: Durante una protesta non violenta, il leader nazionale del SEIU (Service Employees International Union) il Sindacato Dipendenti dei Servizi californiano David Huerta, cittadino
statunitense, viene aggredito, colpito da gas lacrimogeni e arrestato dall’ICE. Trump richiama 2.000 soldati della Guardia Nazionale della California nonostante l’opposizione del governatore
e del sindaco, mentre il Dipartimento di Polizia di Los Angeles applaude le proteste per essere rimaste pacifiche.
Domenica 8: Arrivano gli Humvee militari a Los Angeles. I manifestanti bloccano l’autostrada. Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles dichiara l’assembramento illegale e spara proiettili non
letali e gas lacrimogeni contro manifestanti e giornalisti. Trump (tramite il Segretario alla Difesa Hegseth) intensifica ulteriormente la tensione minacciando di mobilitare 500 Marines.
Lunedì 9: 700 Marines arrivano a Los Angeles.
Trump e i suoi uomini stanno provocando le proteste che sorgono in varie parti della città per causare enormi danni umani a coloro che considerano meno che umani. Ma stanno anche intensificando la creazione di proteste per creare più caos che possono poi usare per legittimare un’ulteriore escalation. Quindi, mentre le proteste erano per la maggior parte pacifiche, quando alcuni infiltrati si sono dati alla distruzione di proprietà o violenza, il team di Trump ha usato questo come scusa per intensificare ulteriormente le proteste. Questo è il loro piano: risciacquare e ripetere.
Dove si va da qui? L’escalation dei raid dell’ICE non si è limitata a Los Angeles, e non credo che l’escalation militare si limiterà a Los Angeles. Gli esperti legali hanno osservato che la dichiarazione, legalmente discutibile, di Trump che ha preso il controllo della Guardia Nazionale della California non lo ha limitato solo alla California. Quale sarà la prossima città? O le prossime città? Boston?, Chicago?, New York? Philadelphia? Washington?
E ovviamente, questo avviene in un momento difficile. Trump sta organizzando una parata militare per il suo compleanno, 50 milioni di dollari finanziata dai contribuenti, con carri armati per le strade di Washington. È una dimostrazione di forza intimidatoria, un tentativo di presentarsi come leader supremo. Da qualche parte dell’Inferno, Mussolini alza lo sguardo e sorride.
Al momento di mandare questo articolo arriva la notizia dell’arresto del Senatore Democratico della California Alex Padilla a cui è stato impedito violentemente di fare domande durante la conferenza stampa di Kristi Noem, una bambola Barbie mascherata da poliziotta, nominata da Trump segretaria della Sicurezza della Patria. Il Senatore Padilla è stato spinto fuori dalla sala stampa, violentemente gettato a terra, ammanettato ed arrestato dagli agenti di sicurezza della Noem. Un altro esempio di violenza politica di questa amministrazione.
