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Trentadue barche grandi a un nugolo di più piccole, ma rigorosamente tutti a remi. Il corteo per Alberto Trentini, il cooperante veneziano arrestato senza accuse in Venezuela lo scorso autunno mentre portava aiuti umanitari ai bambini disabili e da allora trattenuto in carcere, ha riempito di colori il Canal Grande. I vogatori hanno formato un enorme serpentone si barche scandendo gli slogan per la liberazione di Alberto. Poi l’alzaremi finale in Bacino San Marco, il tributo del mondo della voga a un concittadino per cui si chiede al nostro governo un’azione incisiva da tempo promessa ma mai attuata, per arrivare alla liberazione di una persona impegnata nella tutela dei diritti dei più deboli. Alla fine il discorso dei parenti e amici di Alberto ma soprattutto della presidente di Articolo 21, Ottavia Piccolo, che ha chiesto con forza l’impegno istituzionale per arrivare a riportare Alberto in Italia da uomo libero.
