Ricordare Ilaria Alpi per difendere il giornalismo d’inchiesta. Alla Camera l’evento con gli studenti

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Ricordare Ilaria Alpi nel giorno del suo compleanno insieme ai ragazzi che hanno partecipato al concorso indetto dal gruppo di associazioni #noinonarchiviamo non è solo un esercizio di memoria ma un modo per tornare a sottolineare l’importanza della libertà d’informazione. Un concetto che ritorna più volte nella sala dei gruppi parlamentari che è diventata questa mattina davvero un luogo speciale per i 63 anni di una “ragazza che voleva raccontare la verità e che, invece, è stata assassinata 30 anni fa”, come ha detto la vicepresidente della Camera, Anna Ascani.
“Questo concorso è particolarmente importante – ha detto Ascani –  perché la memoria non è solo memoria, qui parliamo di diritto e libertà. Il diritto all’informazione è un pilastro della democrazia e il Parlamento è la casa della democrazia. Anche questo conta e credo che non si debba rinunciare ad usare le parole giuste perché le parole pronunciate e quelle taciute sono l’aria che respira la comunità”. Nel corso dell’evento più volte è stato richiamato l’articolo 21 della Costituzione come “lo scrigno su cui si fonda la nostra libertà”.

“Il rispetto della libertà di stampa è un termometro dello stato di salute della democrazia ed è una buona notizia del Media Freedom Act che tutela il pluralismo”, ha detto ancora Ascani a chiusura del suo intervento di saluto anche, probabilmente, in riferimento al dibattito corrente sulla crisi di democrazia in Italia. E infatti già in apertura dei lavori il senatore Walter Veltroni che ha moderato l’incontro aveva fatto riferimento al fatto che “oggi ricordare Ilaria Alpi significa anche difendere il giornalismo d’inchiesta. Tira una brutta aria per il servizio pubblico radiotelevisivo, per i freelance che vanno a riprendere per strada e vengono fermati. Si attaccano trasmissioni coraggiose, urticanti. Ma il giornalismo d’inchiesta deve essere urticante”.
Le parole dell’evento si accompagnano alle immagini del film “Il più crudele dei giorni” dedicate soprattutto ai molti studenti presenti in sala, accanto a volti noti della tv, rappresentanti degli organismi dei giornalisti e parlamentari, ma anche dei molti che si sono impegnati per portare avanti il concorso “Una stella per Ilaria”. Tra gli altri Federica Sciarelli, Walter Veltroni, Maurizio Mannoni, Vincenzo Vita, Giulio Vasaturo, Giuseppe Giulietti, Paola Spadari, Daniele Macheda, i colleghi di RaiTre, Libera Informazione con Lorenzo Frigerio, Gianpiero Cioffredi di Libera Lazio, Alessandra Chicarella, l’artista che ha realizzato importanti opere per gli studenti insieme a Fabio D’Achille, Giancarlo Tartaglia, segretario Fondazione Murialdi, Mariangela Gritta Grainer anima e promotrice del concorso con Francesco Cavalli, Gianpiero Spirito, presidente della Fondazione Paolo Murialdi, i cugini di Ilaria, Umberto e Ginevra Alpi, il sindaco di Campiano, il paese di Giorgio Alpi.


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