Via alla prima Giornata Mondiale dei Bambini voluta da Papa Francesco: “Imparare da loro”

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“Cari bambini vi aspetto per imparare anche io da voi”. Con questo messaggio Papa Francesco nei mesi scorsi ha annunciato la prima Giornata mondiale dei Bambinia Roma il 25 e il 26 maggio. “Che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo?” è stato l’interrogativo posto dal Papa per indicare la necessità di un incontro, che secondo l’esempio dato da Gesù, metta i bambini al centro della realtà, perché ha ricordato Francesco “chi è come un bambino”, chi ha sentimenti puri come loro, “appartiene al regno di Dio”. Ed ecco che in poco tempo, raccogliendo idee, proposte ed energie, tessendo un filo che tiene insieme accoglienza e solidarietà, arte ed economia, volontariato e impresa sociale, è stato organizzato con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, guidato dal cardinale José Tolentino de Mendonça, un evento senza precedenti che è già entrato nella storia di questo pontificato. Due giorni nel segno della Speranza, quella che i bambini rappresentano per definizione. Per il vento di futuro che portano nel mondo, ravvivandone prospettive e colori, e ampliandone confini e orizzonti. Un’occasione, inoltre, per ricordare l’importanza del linguaggio e del suo utilizzo virtuoso, in un contesto culturale sempre più complesso, come simboleggia anche la firma che il pontefice ha apposto su una copia rivisitata per l’occasione della Carta di Assisi: il decalogo per un’informazione “guidata da valori essenziali e rispetto dei diritti umani”, in particolare per i più piccoli.
Una varietà di colori, dunque, riempirà lo Stadio Olimpico e piazza San Pietro dove decine di migliaia di bambini e famiglie incontreranno il Papa. Il primo appuntamento sabato alle 15.00 allo Stadio per un pomeriggio, che la Rai seguirà con una lunga diretta, condotto da Carlo Conti pieno di musica, sport, riflessioni e spiritualità al quale parteciperanno i bambini provenienti da oltre 100 nazioni. Dopo l’inno ufficiale della giornata cantato dal coro dello Zecchino d’Oro il Pontefice darà il “calcio d’inizio” con una partita tra i bambini e i calciatori internazionali capitanati da Gianluigi Buffon.
Saranno presenti gruppi di bambini provenienti anche dall’Ucraina e da Gaza, come pure dal Congo, dalla Siria, dall’Etiopia. Alla loro presenza verrà scoperta la Croce della Gioia realizzata per l’occasione dall’artista Mimmo Paladino, dove sono “rappresentati elementi della storia e della cultura cristiana, ma anche allusioni fiabesche, con lo scopo di stimolare la loro e la nostra fantasia”.

A completare il pomeriggio i momenti musicali con Renato Zero, Al Bano, Orietta Berti, Carolina Bencivenga. E le domande dei bambini al Papa; le testimonianze di Catherine Russell, direttore esecutivo Unicef, l’intervento di Lino Banfi, del regista Matteo Garrone, con Seydou Sarr protagonista del suo film “Io Capitano”. Quindi lo spettacolo del Cirque du Soleil e la proiezione del trailer del cortometraggio “La Casa di tutti” dei Manetti Bros.

“L’istituzione di una Giornata mondiale dei bambini, fortemente voluta da papa Francesco, è un evento di portata mondiale, non solo per la storia della Chiesa, ma per l’umanità” ha spiegato Padre Enzo Fortunato, che ha coordinato il progetto con la collaborazione della Comunità di Sant’Egidio e della Cooperativa Auxilium. “Un controcanto di speranza, un segnale ai signori della guerra. Vogliamo guardare il mondo – ha spiegato Padre Enzo, a cui il pontefice ha anche affidato la direzione della comunicazione della Basilica Papale di San Pietro – con gli occhi dei bambini che sono la speranza dei popoli, il loro futuro. La semplicità del loro cuore è un dono di Dio e, per chi sappia accoglierlo, la possibilità della pace“.
Domenica 26 maggio, Festa della Santissima Trinità, il secondo appuntamento in piazza San Pietro per la santa messa presieduta da Papa Francesco e il monologo di Roberto Benigni dopo il Regina Coeli, a conclusione dell’evento. “Questa sarà una sorta di ‘edizione zero’, somiglia più alla prova generale di un concerto che al concerto stesso per la brevità dei tempi di preparazione – ha detto in conferenza stampa il cardinale José Tolentino de Mendonça – Dalla prova si potrà poi passare al concerto ma siamo sicuri del grande successo di questa iniziativa. A Roma ci saranno gruppi, diocesi, parrocchie e associazioni, ma la giornata non si esaurisce: andrà avanti a livello diocesano”, ha poi sottolineato il cardinale. Una della varie tappe nel percorso di avvicinamento al Giubileo. Un percorso – ha spiegato inoltre Padre Enzo  Fortunato – di riflessione, trasformazione e testimonianza.
A manifestare il sostegno della città all’iniziativa è stato il sindaco Roberto Gualtieri che ha inviato una lettera di benvenuto a tutti i bambini e le bambine che parteciperanno all’evento. Il primo cittadino ha ringraziato Papa Francesco, “per la Sua sensibilità e vicinanza alla città – ha scritto Gualtieri – convinto che ciascuno potrà portare a Roma un germoglio di speranza dal Paese da cui proviene, assieme al proprio sorriso, ai propri desideri e pensieri sul futuro”. Dalla prossima edizione la Giornata Mondiale sarà biennale e si terrà sempre a Roma.

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