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L’Alta Corte del Regno Unito decide, sostanzialmente, di non decidere. Eppure, già il fatto che sia stata accolta la richiesta d’Appello presentata dalla difesa di Julian Assange costituisce un motivo di soddisfazione. Sappiamo, infatti, cosa rischi il giornalista australiano, fondatore di WikiLeaks, in caso di estradizione negli Stati Uniti. E sappiamo anche che rimane nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, dove di fatto si sta consumando la sua vita, messa a repentaglio da condizioni di salute sempre più precarie. Di tutto questo e del dovere dell’Occidente di essere diverso rispetto ai conclamati regimi contro cui, giustamente, si batte ne abbiamo discusso con Riccardo Iacona, conduttore di Presadiretta e da sempre fra i cronisti più attenti alle sorti di un uomo assurto a simbolo della nostra decadente democrazia.