Ancora quel braccio teso a destra

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Sulla feccia non ci mette la faccia. La Premier Meloni tace e acconsente al rito del ”presente!”, con tanto di braccio teso in sincrono da parte di neofascisti, mai così numerosi ad Acca Larenzia per esaltare la tragica morte di tre militanti di destra. E’ giusto ricordare ogni assassinio dei terribili anni di piombo, ma solo per rimuovere le scorie di quella violenza. E in questo senso, ho apprezzato la presenza nella cerimonia istituzionale di un rappresentante della destra (Rocca) e della sinistra (Gotor) romana.

Ma evidentemente questo sforzo trasversale di riconciliazione non basta. Meloni non vuole condannare i riti fascisti per non perdere il consenso nostalgico. Serve allora più chiarezza da parte dello Stato, come aggiungere la parola ”antifascista” alla citazione della Costituzione, nella formula del giuramento dei membri del Governo. Questa modifica sarebbe un forte messaggio simbolico, ancora più potente se approvata il 10 Giugno, a 100 anni esatti dall’assassinio fascista di Matteotti.

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