Speculatori contro lavoro. Le costruzioni osteggiate dalla finanza internazionale

0 0

Sardegna, anni dieci. Un appalto ad Arzachena ci poneva alcune difficoltà organizzative. La manodopera non si accontentava dei contratti nazionali in quanto, nella “capitale” della Costa Smeralda, i turisti pagavano a peso d’oro i lavoretti edili. Per il cantiere trovammo un geometra di Pattada, zona lontana dal cantiere. Dopo poche settimane, il geometra ci lasciò. Aveva “vinto” un appalto per recuperare un convento e trasformarlo in Hotel. A mia precisa domanda (se fossero finanziamenti pubblici) mi rivelò che il lavoro l’aveva preso grazie allo zio Cardinale, in quanto erano soldi del Vaticano che rientravano dall’Inghilterra (banca HSBC). Un Cardinale sardo recentemente è stato condannato per una speculazione immobiliare vaticana a Londra.

Quest’ultima è una scelta che la finanza internazionale persegue: meglio la speculazione immobiliare (oltre che finanziaria) invece della speculazione edilizia. Nella speculazione edilizia i margini sono irrisori, in quanto gli utili sono intorno alla cifra percentuale (per lavori che durano anni) mentre le speculazioni finanziarie e immobiliari in pochi giorni “movimentano” cifre enormi. Pare che si parli anche di cifre enormi per quanto “di competenza” del Cardinale sardo.

In Italia la farsa dei “bonus” ha dato il colpo di grazia alla edilizia onesta, quella che fa lavorare gli operai e dà le case, anche a chi non le ha. Difatti con i prevedibili 200 miliardi (€. 200.000.000.000) di costi, per i tanti bonus ai benestanti, si sarebbero potuti costruire o recuperare a norma quasi 200 milioni di metri quadri di abitazioni, per circa otto milioni di italiani che una casa non ce l’hanno. In pochi anni avremmo azzerato la tensione abitativa in Italia, creando occupazione qualificata.

Ma le case non bisogna costruirle, non possono essere oggetto di speculazione finanziaria, meglio che gli italiani non investano nelle case e lascino i denari nei conti correnti che non rendono nulla, mentre, grazie alla BCE, i mutui sono inavvicinabili. Altro danno voluto contro l’edilizia. Sui giornali tante pubblicità di possibili investimenti finanziari. I risparmi italiani saranno facile preda di spericolate operazioni di investimenti internazionali, ad alto rischio. Il governo lavora per questo.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21