Natale di guerre. Un luogo di pace: La piazza delle tre culture

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Sarà un Natale di guerre. Tra le decine di conflitti nel mondo ci accorgiamo soprattutto di quelle di Ucraina e Gaza. Forse nella loro “Fuga in Egitto” la “Sacra Famiglia” percorse proprio la “Striscia di Gaza” per sfuggire alla “Strage degli innocenti” voluta da Erode. Oggi Erode riuscirebbe nell’intento di eliminare il “Re dei Re”. Anche per colpa della guerra, da Israele non si può andare a Gaza e da Gaza in Egitto. Speriamo che questa considerazione possa sovvenire a qualche potente cristiano. Stante che le oltre 18.000 (diciottomila) vittime non bastano a fermare la terribile guerra. Perché la pace non ha un luogo sicuro, in tutta la terra.

Proprio un luogo di Pace è un mio sogno: “La Piazza delle Tre Culture”. Riunire in una stessa area una Sinagoga, una Chiesa e una Moschea. Contrapposte ai rispettivi istituti di cultura: israelitico, cristiano e musulmano. Le tre “fedi rivelate” sono soprattutto fonti di cultura secolare, da coltivare con il confronto. Ma soprattutto perché: “Il culto, senza Cultura, diviene fondamentalismo”. Per semplice campanilismo il luogo individuato è sul mare della città di Catania. Il progetto dà una immagine che riconduce a concepire un vero e proprio “Bastione delle Fedi”. I simboli religiosi rivolti al mare come delle “Polene per un viaggio di Pace”.

Un luogo dove potrebbero incontrarsi gli “Uomini di buona volontà”, che sono sempre di meno. Per dare al mondo intero e ai suoi popoli (tutti) oppressi una prospettiva di Pace. Invece i potenti del mondo sono sempre pronti alla guerra, argomento che li mette (paradossalmente) sempre d’accordo. La Piazza delle Tre Culture, luogo di Pace, ha potenti nemici. Che sono soprattutto l’ignoranza e la codardia.


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