Sciopero generale. A “Ping pong” RadioRai partigianeria governativa

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A proposito dello sciopero generale e delle manifestazioni di venerdì 17 novembre, questa mattina sono capitato sul canale 1 di RadioRai e ho sentito per la prima volta la trasmissione “Ping pong” condotta da Anna Lisa Chirico, dedicata appunto allo sciopero generale. Sono rimasto allibito: non è possibile sentire in onda sul servizio pubblico una partigianeria governativa a questo livello. Chirico è iscritta all’Ordine dei Giornalisti ma mescola diverse professioni oltre quella di scrivere per diversi giornali è titolare di una società che crea eventi per clienti privati e pubblici, in un’inchiesta del “Domani” parrebbe titolare anche di un bel conflitto d’interessi, ma questo è un’altra storia. La Chirico non è da prendere ad esempio se ancora crediamo che il giornalista è il cane da guardia della democrazia, lei viene invitata nei talk show perché sul “ring” ci sa fare, è una che picchia duro a difesa del governo Meloni ma soprattutto dell’amico (suo) Salvini. Quando la vedo dentro l’elettrodomestico mi viene naturale cambiare canale, padroneggia parole scontate a sostegno del potere che in questi ultimi anni le hanno consentito di fare carriera: dal Foglio al Giornale, fino ad approdare al servizio pubblico, formando una straordinaria coppia alla mattina di Radio1 con l’ex presidente Rai Marcello Foa anche lui da sempre molto vicino a Salvini, oggi alla conduzione di “Giù la maschera” programma di attualità che ha preso il posto di “Forrest” di Luca Bottura con Marianna Aprile, che aveva il “difetto” di essere indipendente e non filo governativo per questo eliminato nonostante gli ottimi ascolti. In Rai gli ascolti non sono più importanti, infatti la coppia Sergio-Rossi, rispettivamente amministratore delegato e direttore generale, non ne hanno ancora azzeccato uno soprattutto tra quelli televisivi.

Torniamo alla Chirico e al suo “Ping pong”. Il tema è stato introdotto da un suo editoriale, poi due ospiti si sono confrontati: Pier Francesco Majorino del Pd e Laura Ravetto della Lega. L’editoriale che la Chirico ha letto era una finta introduzione allo sciopero, di fatto la sintesi del pensiero salviniano: “La battaglia politica prende il sopravvento sui diritti dei lavoratori. Gi scioperi di venerdì sembrano favorire un’adesione opportunistica per allungare il week end. La CGIL più pensionati che lavoratori, quali interessi difende? Landini non ha una proposta alternativa al governo. Landini usa il sindacato come trampolino di lancio verso altre carriere.”

“Ping pong” dimostra ciò che sostengo da tempo, quello oggi sta accadendo in Rai e contro l’Articolo 21 della Costituzione è molto peggio dell’editto bulgaro di Berlusconi, oggi si può fare e dire ciò che si vuole purché sia a sostegno del governo Meloni, tutto il resto va eliminato a partire dai conduttori.

Se poi a tutto ciò uniamo il silenzio all’interno dell’azienda… Che fine ha fatto la presidente Soldi? I consiglieri di amministrazione tutti allineati? E i lavoratori perché non si esprimono in proposito?

La Rai ha i cassetti vuoti, non mi riferisco a quelli delle idee, a quelli dei  format, la cui crisi è dovuta soprattutto alla incapacità dei dirigenti che lavorano nei programmi, ed è sotto gli occhi di tutti, è sufficiente sintonizzarsi sui canali Rai, mi riferisco a quelli della finanza, il servizio pubblico ha circa 600 milioni di euro di debito che rappresenta più di un terzo delle entrate annuali del canone, che dal primo gennaio sarà ridotto di 20 euro a famiglia per scelta del governo, soprattutto di Salvini; la pubblicità, visti il calo degli ascolti, andrà sempre più verso le tv commerciali, come dimostrano i dati di Cairo per La7 che in prima serata sta tallonando negli ascolti sia Rai3 che Italia1. Le soluzioni sono due: o il governo finanzia (dove troverà i soldi? Li toglierà agli alluvionati?) o si tagliano i costi, alternative non ce ne sono. Quando ciò avverrà forse i lavoratori si sveglieranno. Forse…


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