“Il diritto di sciopero è un caposaldo della Costituzione”

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“Mai, eccetto negli anni del fascismo originario, si era assistito a un attacco al diritto di sciopero, previsto dalla Costituzione e ritenuto inviolabile in ogni ordinamento democratico. In due mesi, invece, siamo già al secondo episodio di precettazione nei confronti dei lavoratori. Era già accaduto, infatti, per lo sciopero del trasporto locale proclamato per otto ore dalla Usb lo scorso 29 settembre. La precettazione imponeva di ridurre da 24 a 4 ore. L’Usb allora spostò lo sciopero al 9 ottobre. Ora la pratica, col discutibile assenso del Garante, si ripete a danno dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL a partire dal prossimo 17 novembre”. Questo scrive in una nota la Presidenza dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra.

“La protervia cui stiamo assistendo da parte del governo denota la loro fragilità, la loro incapacità di confrontarsi con i drammi del Paese e la loro paura di guardare negli occhi un mondo del lavoro che, stanco di promesse e prese in giro, ha deciso di alzare la testa e far sentire la propria voce. Come ARS, ci schieriamo, dunque, al fianco di CGIL e UIL, dei loro iscritti e di tutte le lavoratrici e i lavoratori che, nelle prossime settimane, aderiranno alla mobilitazione e vorranno manifestare liberamente il proprio dissenso. Chiediamo alle forze d’opposizione il massimo sostegno, una presenza tangibile e una battaglia unitaria, indispensabile se si vuole ricostruire un fronte progressista che abbia radici solide e lo sguardo rivolto al futuro. Con meno di questo, i pur validi tentativi di dialogo e risveglio della partecipazione politica cui stiamo assistendo, purtroppo, non sarebbero sufficienti”.


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