Firenze, Articolo 21 il 4 marzo alla marcia antifascista e chi ha a cuore la Carta

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La comunità di Articolo21 ha deciso di aderire e di partecipare alla manifestazione antifascista convocata a Firenze per il 4 marzo.

Ci saremo, non solo per solidarizzare con gli studenti aggrediti e con la preside Annalisa Savino minacciata, intimidita, insolentita per aver “osato” difendere la Costituzione, ma anche perché quello che è accaduto riguarda chiunque abbia a cuore la libertà di informazione.

La comunità di Articolo21 ha deciso di aderire e di partecipare alla manifestazione antifascista convocata a Firenze per il 4 marzo.

Ci saremo, non solo per solidarizzare con gli studenti aggrediti e con la preside Annalisa Savino minacciata, intimidita, insolentita per aver “osato” difendere la Costituzione, ma anche perché quello che è accaduto riguarda chiunque abbia a cuore la libertà di informazione.

Le querele bavaglio sono ormai diventate un’arma usata dai ministri per replicare a chi dissente, a chi contesta bugie e omissioni e scagliate contro giornalisti, insegnanti, disegnatori, scrittori, comici, cantanti, attori e attrici, cittadine e cittadini, senza distinzione alcuna. Sarà il caso di non dimenticare che l’avversione al pensiero critico è un tratto che unisce i Trump , i Putin, i Bolsonaroe, per restare in Europa, Ungheria e Polonia. Non a caso, proprio ieri, il senatore Malan ha presentato una nuova proposta sulla diffamazione che, invece di sanzionare gli imbavagliatori, sanziona chi esercita il diritto di cronaca.

Il loro senso di marcia è chiarissimo, non servono altri segnali, per questo, insieme alla federazione della stampa, all’associazione della stampa di Toscana, all’Ordine dei giornalisti, Articolo21 marcerà a Firenze alla manifestazione del4 marzo; nella speranza che sia solo il primo passo verso una nuova e solida alleanza tra quanti hanno davvero nel cuore la Costituzione antifascista, oltre ogni gelosia di sigla, di parte, di associazione.

Prossima tappa il 25 aprile tutte e tutti insieme, senza bandiere di partito, unico segno di riconoscimento: una copia della Costituzione tra le mani.

Pubblicato su “Il Fatto Quotidiano”


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