Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia…Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi in un nostalgico amarcord corale

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Il fiato corto, la gota turgida, gli sguardi febbrili, i corpi asciutti e sodi, la passione del teatro, tutto trasuda “gioventù bruciata” da ogni angolazione. I provini a l’école des Amandiers sono il travolgente e intenso incipit di un’opera cinematografica a sfondo autobiografico che riesce a restituirci intensamente l’atmosfera di quegli anni ’80 densi di paure e pericoli, da Chernobyl alle droghe, sulla pelle di 12 aspiranti attori, in overdose anche teatrale e sessuale, estremi, come estrema è quell’età in cui spacchi il mondo per non essere spaccato. Uscito con il confusivo titolo  internazionale Forever Young, il lungometraggio è un omaggio significativo al teatro e agli anni ruggenti di Stella, protagonista alter ego della Tedeschi, che scoppia di bellezza, ricchezza e sentimento, insieme ai suoi affascinanti compagni, a Pierre Romans direttore della prestigiosa scuola di teatro, di cui respiriamo gli afrori sin dalla prima delle suggestive inquadrature quasi documentaristiche, immersi nella suspense della sala dei provini, dove quaranta giovani – ne rimarranno dodici – cercano di catturare l’attenzione con la loro esibizione e una riflessione alla domanda sul perché vogliono recitare. Tra lezioni e vita privata i prescelti, diretti dal maestro Patrice Chèreau, preparano Platonov, opera giovanile incompiuta di Anton Čechov, da mettere in scena. Insieme ai dodici attori selezionati e ai loro maestri scorriamo il diario di quei giorni, entrando nel vivo di che cosa sia effettivamente un laboratorio teatrale, punteggiato dalle loro vicende personali, attraversate da allegre, tracotanti esuberanze in ogni direzione, emozioni estreme, fino a esiti drammatici pressoché annunciati nella figura inquietante di Etienne, che ha  intrapreso una relazione tormentata con Stella, demarcando la vicenda col suo fiato nero e tossico. Sospesi tra eros e thanatos, come afferma la regista, esuberanti nel corpo e nell’anima, gli acerbi artisti maturano al sole dei loro maestri e dell’arte del teatro.

Abbiamo apprezzato la Bruni Tedeschi, già attrice raffinata e sensibile, fin dai suoi esordi nella regia, costantemente segnata da incursioni autobiografiche, che in questa ultima opera della maturità lascia l’alveo familiare per attingere alla “famiglia teatrale”, in un ricordo intenso, palpitante, vivo, coinvolgente, offrendoci un bell’affresco del panorama artistico e umano di una generazione di artisti segnata da cambiamenti epocali e da una insopprimibile voglia di vivere e morire. Si percepisce a pelle che vogliono sforare il limite, che hanno una terribile voglia di esistere e di annientarsi. Il film che porta meritoriamente i segni di una umana avventura particolare apre il sipario sui retroscena del mondo dello spettacolo, in uno svelamento che solletica la curiosità e la voglia di capire questo mondo straordinario, di coglierne i dettagli, di avere accesso a una stanza segreta di cui non avevamo la chiave. Al pregio di una narrazione forte e senza veli la regista affianca la scelta di interpreti eccellenti, in una intensa rievocazione di ciò che è stato ed è ancora vivo e presente, finché la robustezza di un racconto denso di esperienze significative si chiude nel cerchio dell’Eterno ritorno nietzschiano, per ricominciare.

Titolo originale Les Amandiers

Titolo internazionale Forever Young

Data di uscita 1 Dicembre 2022 (Italia)

Genere Commedia, Drammatico, Storico

Anno 2022

Regia Valeria Bruni Tedeschi

Attori Nadia Tereszkiewicz, Vassili Schneider, Sofiane Bennacer, Clara Bretheau, NohamEdje, Eva Danino, Liv Henneguier, Louis Garrel, Micha Lescot, Baptiste Carrion-Weiss, Léna Garrel, Sarah Henochsberg, Oscar Lesage, Alexia Chardard, Gabriel Ecoffey, Bernard Nissile

Paese Francia, Italia

Durata 125 Min

Distribuzione Lucky Red

Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia…”Les Amandiers” di Valeria Bruni Tedeschi in un nostalgico amarcord corale


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