“Per tutta la vita” – di Paolo Costella

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Cosa cambieresti della tua vita passata se un evento imprevedibile te ne desse la possibilità, un possibile, parziale, rewind?

Un film all’ apparenza “leggero”, godibile, che affronta, tuttavia, un tema cruciale: cosa cambieresti della tua vita passata se un evento imprevedibile te ne desse la possibilità, un possibile, parziale, rewind? Una domanda questa alquanto ricorrente nella nostra esistenza. D’altronde, tutti noi viviamo l’oggi pensando al domani e quando arriva questo domani volgiamo gli occhi al passato chiedendoci come sarebbe stata la nostra vita se avessimo fatto scelte diverse.

E’questo il tema centrale di: “Per tutta la vita”, di Paolo Costella, uno sliding doors all’italiana, con un giovane cast di volti noti, ed amatissimi dal pubblico: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Paolo Kessisoglu, Filippo Nigro, Claudia Pandolfi e Fabio Volo.

Una produzione Lotus Production con Rai Cinema, prodotto da Marco Belardi- 01 Distribution. In arrivo nelle sale l’11 novembre prossimo.

Al centro della trama quattro coppie sposate da tempo, chi più felicemente chi meno, le quali ricevono, improvvisamente, la notizia che il loro matrimonio è stato dichiarato nullo dalla Sacra Rota, in quanto ad officiarlo è stato un uomo che si era spacciato per un prete senza esserlo.

Ma il Vicariato ha deciso di offrir loro la possibilità di ripetere la promessa di amore eterno, per tutta la vita, rivolgendo loro, però, al contempo, anche l’invito a riflettere attentamente sulla scelta da compiere. Cosa fare, dunque?

Ed ecco che se in un primo momento le scelte apparentemente più scontate, quella del matrimonio bis per le coppie apparentemente più solide e quella del divorzio per quella scoppiata, sembrano potersi realizzare, il destino sembra prendersi gioco di loro, in un rimescolamento di situazioni in cui a prevalere sono le contraddizioni e le certezze latenti.

Quattro le coppie in gioco. C’è la coppia a pezzi, quella di Sara e Vito (Ambra Angiolini e Fabio Volo), con un figlio di otto anni, in permanente guerra tra loro per via degli alimenti che vengono improvvisamente a mancare ad una moglie agitata, costretta ad arrabattarsi in una vita vissuta in continuo affanno. C’è la coppia di Paola e Andrea (i bravissimi Claudia Pandolfi e Filippo Nigro) in cui ad irrompere sulla scena con estrema determinazione è il desiderio di lui di avere un figlio e quello di lei di affermarsi professionalmente anche a costo di rinunciare alla maternità. E poi ci sono le due coppie apparentemente felici, quelle di Edo e Giada (Luca Bizzarri e Carolina Crescentini) e Mark Viola (Claudia Gerini e Paolo Kessisoglu), le cui vite sembrano intrecciate indissolubilmente, almeno sino alla decisione di Edo, amico fraterno di Mark, di rendere noto il legame che lo lega alla bellissima e fascinosa Viola, di cui è segretamente innamorato e che vorrebbe sposare; un amore questo, purtuttavia, non del tutto corrisposto, almeno non nella stessa intensità.

Quello che ci presenta il film è un credibile spaccato della nostra quotidianità di coppia, con le nostre fragilità e le nostre contraddizioni, il più delle volte sottaciute, che possono deflagrare alla prima occasione. Una fragilità, tuttavia, che può essere anche un elemento di forza, utile a comprendere le nostre debolezze e, magari, ad affrontarle.

Un film dal finale “aperto”, che ci ha ricordato sin dalla prime immagini “Perfetti sconosciuti”, di Paolo Genovese (tra gli sceneggiatori del film) e che sembra strizzare l’occhio alle tematiche femminili.


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