“RADICAL CHOC”. Diritto alla salute, collasso climatico e biodiversità – di Giuseppe De Marzo

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Di fronte al mutamento epocale che stiamo vivendo Giuseppe De Marzo, responsabile per le Politiche Sociali di Libera e coordinatore della Rete dei Numeri Pari, traccia un “Manifesto del cambiamento” contenente le linee guida di un nuovo inizio.

Nonostante i 40.000 chilometri di filo spinato e muri costruiti negli ultimi anni, il Covid-19 ha oltrepassato confini e barriere con gran velocità. Hanno parlato di «nemico invisibile», di «guerra», nascondendo l’origine del problema e le responsabilità che ne derivano. Spostare l’attenzione, costruire nemici da dare in pasto agli elettori è una delle forme più vecchie e banali, ma ancora efficaci, di manipolazione politica. Può aver funzionato in passato, ma oggi il virus mette tutti spalle al muro. Non siamo in presenza di una guerra e il Covid non è un nemico invisibile inaspettato: da molti anni si parla della minaccia di nuovi virus, conseguenze dirette del collasso climatico e della perdita di biodiversità. Sembra che le vecchie basi scientifiche e filosofiche su cui poggia la nostra modernità non siano più in grado di affrontare le sfide che abbiamo di fronte: l’insostenibilità sociale, ambientale ed ecologica del liberismo. La storia insegna che a volte i grandi mutamenti epocali sono positivi; altre volte portano una maggiore concentrazione della ricchezza e del potere, a una crescita delle disuguaglianze e un peggioramento delle forme della democrazia. Cosa preferiamo per il nostro futuro?

Impegno arduo e incondizionato, dicevo. Ma anche scelta non più prorogabile, questione di vita o di morte. Una delle sintesi più efficaci dell’ultimatum che la vita, nel suo insieme, pone alla nostra cieca sete di potere viene, come spesso accade, da Papa Francesco: «Ci credevamo sani in un mondo malato» ha detto il Papa lo scorso 27 marzo, nel pieno della tragedia, per poi aggiungere il 31 maggio, quando il numero quotidiano delle morti aveva cominciato a diminuire, che «peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla». Questo libro contiene preziose analisi e indicazioni per evitare uno spreco che sarebbe letale. (Dalla prefazione di don Luigi Ciotti)

Vivere è cambiare. Per questo nulla è ancora deciso per sempre. Dipende da noi e dalle nostre capacità di scegliere di quale cambiamento vogliamo fare parte. Il Covid-19 ha aperto una breccia dolorosissima che ci mette di fronte a un bivio, perché conseguenza delle nostre azioni. La scelta che faremo determinerà che tipo di nuovo inizio costruiremo (Giuseppe De Marzo)

GIUSEPPE DE MARZO

Economista, attivista e scrittore, ha lavorato per dieci anni sul campo con i movimenti sociali latinoamericani al fianco delle popolazioni indigene e rurali. Nel 2002 viene arrestato in Ecuador per le sue attività contro le multinazionali petrolife­re. Lavora con don Ciotti, è responsabile per le Politiche Sociali di Libera e coordinatore della Rete dei Numeri Pari. È stato tra i promotori del referendum per l’acqua pubblica del giugno 2011. Ha pubblicato Per amore della Terra (Castelvecchi, 2019), Così va il mondo, con Gianni Minà (2017), Anatomia di una rivoluzione (Castelvecchi, 2012), Buen Vivir. Per una nuova democrazia della Terra (2009).

Prefazione di don Luigi Ciotti
Collana Nodi – pp. 80 – 10 euro

 

 


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