Per una nuova solidarietà dopo il Covid-19

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Ottavio Sferlazza * 

La lucida e completa analisi dell’economista prof. Maurizio Franzini, pubblicata in data 8/4/2020 dalla rivista “Questione Giustizia”(“Il Covid-19 e le disuguaglianze sociali”), si conclude con l’auspicio che la drammatica esperienza umana e sociale della pandemia da covid-19 possa favorire la costruzione di una società più giusta e che è giunto il momento di avviare questo percorso.

Io vorrei partire da quest’ultima condivisibile considerazione per aggiungere una ulteriore riflessione che ho maturato in questi giorni in cui ci siamo, in un certo qual modo, riappropriati del nostro tempo, quotidianamente sottratto alla nostra concreta possibilità di governarlo e gestirlo, presi come siamo dal nostro lavoro e da una vita frenetica connotata anche dal bisogno, spesso avvertito come insopprimibile, di consumare, perché, come sosteneva H. Marcuse[1]:“la seconda natura dell’uomo milita contro qualsiasi cambiamento che possa scalzare o abolire……. la sua esistenza quale consumatore che  si consuma nel comprare e nel vendere”.

Mai come in questo momento storico i ritmi compassati della nostra esistenza ci hanno fatto riflettere sulla necessità di rivedere le nostre categorie esistenziali, riproponendo in termini ancor più cogenti  – di quanto molti di noi non abbiano sempre, ed a prescindere da questa contingenza, avvertito in base al proprio… Continua su liberainformazione


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