Giornalismo sotto attacco in Italia

Gaza, giornalista palestinese prosciolta in appello: non ha diffamato

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Il 25 marzo una corte d’appello di Gaza ha assolto la giornalista palestinese Hajar Harb, che in primo grado era stata condannata per “diffamazione”.

Harb è l’autrice di un’inchiesta televisiva, andata in onda nel giugno 2016, nella quale si denunciava che famiglie facoltose di Gaza avevano distribuito mazzette all’interno del ministero della Salute controllato da Hamas per ottenere certificati di ricovero fuori dalla Striscia di Gaza, aggirando in questo modo le restrizioni imposte dalle autorità israeliane, in favore di persone che non erano affatto in condizioni gravi di salute.

Due medici avevano querelato Harb per diffamazione e diffusione di notizie false. Nel giro di un mese, Harb era stata convocata quattro volte per lunghi e molesti interrogatori.

Il processo era iniziato nell’ottobre 2016 e terminato il 4 giugno 2017 con una condanna in contumacia – in quel periodo Harb era in Giordania per l’asportazione di un tumore al seno – a sei mesi di carcere e a una multa.

Harb aveva presentato appello, chiedendo lo svolgimento di un processo alla sua presenza. Alla quarta udienza, è stata assolta.


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