Giornalismo sotto attacco in Italia

Gli enti di categoria incontrano il governatore della Lombardia: «Servono nuove norme per il sistema»

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A Milano per l’appuntamento della ‘Scuola dei Cdr’ dell’Alg sul tema ‘Il presente e il futuro della professione’, i rappresentanti dei giornalisti italiani hanno discusso con il governatore Attilio Fontana, fra le altre cose, anche dell’importanza degli uffici stampa nella PA.

Riformare la legge sull’editoria, arrivare a una legge di sistema e aprire un tavolo con il governo per rispondere concretamente e in tempi rapidi alla crisi del settore: sono queste, in sintesi, le richieste dei vertici degli enti di categoria dei giornalisti riuniti a Milano, a palazzo Pirelli, per un incontro della ‘Scuola dei Cdr’ dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti sul tema ‘Il presente e il futuro della professione’.

Al dibattito erano presenti, oltre al segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso e al presidente dell’Alg, Paolo Perucchini, il coordinatore degli enti di categoria, Giovanni Negri, i presidenti Marina Macelloni (Inpgi), Giuseppe Giulietti (Fnsi), Enrico Castelli (Fondo pensione complementare) e Carlo Verna (Consiglio nazionale dell’Ordine), il vicepresidente della Casagit, Gianfranco Giuliani.

L’obiettivo comune – hanno spiegato – è quello di attuare politiche per l’occupazione, di un forte contrasto al precariato, di un contratto che preservi diritti e retribuzioni, di mettere fine alle cosiddette ‘querele bavaglio’ e di garantire le condizioni che consentano una reale libertà di stampa. Altro tema affrontato, quello del recepimento del contratto di lavoro nella pubblica amministrazione.

I rappresentanti degli enti di categoria hanno sottolineato che «solo il lavoro unitario sui singoli problemi può portare a una soluzione» e che sono «pronti al confronto con il governo con precise e argomentate proposte su tutti gli argomenti».

Nel corso della mattinata, i rappresentanti degli organismi della categoria hanno anche incontrato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. «È giusto e necessario – ha detto il presidente Fontana – confrontarsi con chi rappresenta i giornalisti, una categoria fondamentale non solo per chi guida un’istituzione o fa politica, ma più in generale per la quotidianità di tutti i cittadini. Ci siamo dati appuntamento per organizzare in Lombardia un momento di confronto sulle leggi e sulle regole regionali e nazionali che, a 360 gradi, caratterizzano il mondo del giornalismo».

Tra i temi affrontati durante l’incontro anche le prospettive per l’occupazione nel settore, le competenze del sistema delle Regioni e il ruolo degli uffici stampa della pubblica amministrazione, «per i quali – hanno ribadito il segretario generale Lorusso e il presidente dell’Alg, Perucchini – occorre proseguire il percorso di individuazione di principi e contenuti della figura professionale attraverso un metodo condiviso tra enti pubblici e di categoria. Il cammino è iniziato, ma abbiamo ancora tanta strada da fare se vogliamo garantire nella PA una presenza giornalistica adeguata che tuteli il diritto del cittadino a essere informato e assicuri piena dignità al lavoro giornalistico».

Il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini, giudicando l’incontro «cordiale e proficuo», ha ringraziato il governatore Fontana per aver «abbozzato insieme a noi un percorso di collaborazione tra enti di categoria e istituzioni, condividendo con noi l’importanza della difesa e della promozione di un tessuto democratico che vede nel giornalismo e nella politica due protagonisti irrinunciabili e di fondamentale importanza».

Il presidente Giulietti ha infine sottolineato il particolare significato di un incontro dove gli enti giornalistici si sono presentati insieme e uniti, «interlocutori corali di un mestiere che vuole continuare ad esistere sulla base di certezze di regole da ridefinire e che chiede alla politica azioni in questo senso, anche indirizzate a difendere e a creare lavoro».

Nel corso del dialogo si è anche accennato alla possibilità di un’iniziativa pubblica che potrebbe tenersi a Milano presso la Regione Lombardia con al centro le possibili misure da adottare a sostegno della professione giornalistica e dell’attività editoriale. Potrà essere quella l’occasione per individuare interventi da realizzare tenendo conto dell’allargamento del perimetro dell’autonomia e della conseguente più ampia capacità di iniziativa legislativa delle Regioni.

Da fnsi


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