La mafia ha bruciato tutti i palloni da rugby

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Incendiata la club house del Campo San Teodoro Liberato a Catania. Ma i Briganti Rugby di Librino resistono
Le carte da “uno” bruciacchiate davanti la porta, qualche borraccia squagliata e l’odore acre della plastica andata a fuoco. Il tetto crollato, i vetri infranti. Non resta altro della Club House dei Briganti Rugby di Librino, quartiere popolare di Catania. Un incendio poco prima della mezzanotte ha distrutto tutto. La mano è quella della mafia.

di Matteo Iannitti

Tutto spazzato via dalle fiamme. I frigoriferi della cucina, il lungo tavolo dove si cenava insieme, le sedie e i divani, il mobile dei trofei, gli scaffali con i libri, i bagni, le asciugamano e le magliette della squadra. Incenerito l’ufficio con i documenti ufficiali, le assicurazioni, i tesserini dei giocatori, le iscrizioni ai campionati, la cassetta di pronto soccorso, il defibrillatore ricevuto in dono qualche mese fa. E ancora gli attrezzi per il giardinaggio, le bandiere delle altre squadre, gli striscioni delle manifestazioni, i manifesti degli eventi passati, i gagliardetti di chi è stato ospite del Campo. I disegni dei bambini e tutti i palloni.

La polizia ha posto ciò che rimane dei locali sotto sequestro penale. La matrice dolosa è stata chiara sin dal primo intervento dei Vigili del Fuoco. La mafia questa volta ha colpito a morte. C’erano stati scassi al Campo San Teodoro, c’erano state intimidazioni e anche furti ma mai nulla aveva compromesso le attività sociali e sportive. Stanotte è crollato pure il soffitto e chi ha agito ha voluto mettere fine all’esperienza dei Briganti.

Tira una brutta aria a Catania. Gli arresti e i sequestri si susseguono ma fanno il paio con gli omicidi, le infiltrazioni mafiose, le intimidazioni a chi prova ad alzare la testa. Le testate giornalistiche che fanno inchiesta ricevono continui avvertimenti dai clan. A luglio il vice direttore de I Siciliani, fondatore del Gapa, centro di aggregazione del quartiere di San Cristoforo, ha avuto recapitata una lettera con minacce di morte.

I Briganti però hanno già detto che non si lasceranno intimidire, che continueranno più forti di prima. I Siciliani e il Gapa hanno appena avuto consegnato un bene confiscato dove faranno, senza paura, un giardino per la città. A San Cristoforo il Centro Midulla fa antimafia con il circo e i giocolieri e non ha alcuna intenzione di smettere. Tutte condizioni perché l’aria cambi.

I briganti e le brigantesse col rugby si sono fatti le spalle larghe. Si ricostruirà ciò che è bruciato, si ricompreranno i palloni e si continuerà a giocare.

Da isiciliani


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