Yemen, Al Jazeera costretta a chiudere gli uffici di Taiz

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Lo denuncia la stessa emittente araba, che condanna la decisione delle autorità locali: «La forza militare appartenente al Comando di sicurezza superiore ha preso d’assalto gli uffici della città nel sud del Paese», spiega.
L’emittente araba Al Jazeera ha condannato la chiusura imposta dalle autorità yemenite dei propri uffici nella città meridionale di Taiz, in quella parte del Paese controllata dal governo internazionalmente riconosciuto del presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi, sostenuto dalla coalizione guidata da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Ieri infatti l’ufficio è stato chiuso dalle truppe governative per motivi non ancora ben chiariti.

«La forza militare yemenita appartenente al Comando di sicurezza superiore di Taiz, nel sud dello Yemen, ha preso d’assalto gli uffici di Al Jazeera Media Network in città e ne ha imposto la chiusura», si legge in un comunicato pubblicato oggi da Al Jazeera Media Network.

«La Rete – prosegue il comunicato – chiede alle autorità della città di Taiz di rivedere la propria decisione e consentire ai giornalisti di Al Jazeera di svolgere i propri compiti di responsabilità professionale senza alcun impedimento o intimidazione».

Secondo quanto riporta l’emittente araba, non è la prima volta che i giornalisti della rete vengono presi di mira nella città yemenita. A gennaio 2017 furono infatti sequestrati a Taiz almeno tre dipendenti di Al Jazeera. (Agi – Sana’a, 10 gennaio 2018)


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