“Glory. Non c’è tempo per gli onesti” di Grozeva e Valchanov

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Siamo in Bulgaria. Un ferroviere di mezza età, che svolge disciplinatamente il suo lavoro e dona il suo affetto a una nidiata di conigli, controllando i binari un giorno trova un sacco di banconote rovesciato sulle rotaie. Candore e onestà lo portano a consegnare alla polizia l’intera fortuna, per cui diventa un eroe. Il ferroviere è premiato dal Ministro dei Trasporti, con atto ufficiale in televisione, dove riceve in premio un orologio di moderna fattura che sostituisce il vecchio Glory, donatogli dal padre. Non riuscendo a far funzionare il cronometro ministeriale, affezionato al suo importante ricordo affettivo, il protagonista rivuole indietro quello di marca Glory, ma l’orologio non si trova più. Qui cominciano i guai del pover’uomo: dovrà scontrarsi con la cinica addetta stampa del Ministro dei Trasporti e finirà vittima inconsapevole di calcoli politici …

Ispirato a una vicenda realmente avvenuta, il film racconta con abile ritmo narrativo la parabola di un debole stritolato negli ingranaggi di un sistema che sfrutta gli ultimi e li disprezza: l’onestà e la verità diventano pericolose se si scontrano con istituzioni amministrate da corrotti. La storia tiene avvinti e il finale non è prevedibile. Capace la regia e convincenti le interpretazioni dei due attori principali: Stefan Denolyubov, il ferroviere, e Margita Gosheva, l’implacabile capo ufficio stampa del Ministero dei Trasporti. GLORY – NON C’È TEMPO PER GLI ONESTI ha ricevuto numerosi premi nei festival di tutto il mondo e rappresenterà la Bulgaria nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero.

Glory – Non c’è tempo per gli onesti

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