Barcellona, ultimo (ma non ultimo) esempio di vulnerabilità…

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Questa mattina la mia amica Ve’ esordisce con “L’Europa è una di quelle belle famiglie che si riunisce solo per matrimoni e funerali con baci e frasi di circostanza, ma quando poi tutto finisce torna alle sue postazioni elevando muri/musi alti e silenti almeno fino al prossimo evento. Da qui, pertanto, ai parenti serpenti di Monicelli capolavoro, il passo è breve

Spessa sostanza su cui riflettere…

Se la UE desse retta a Ve’, approfondendo il concetto/assunto parenti serpenti quali siamo al momento, saremmo una UE migliore,  anzi meglio: una Europa Unita (per davvero). Invece siamo Europa in balia di decerebrati estrapolati a caso dalla massa (enorme) di decerebrati  che appartiene al pianeta. In quanto tali, dunque manipolabili da chiunque ha parvenza, seppur squallida, del più infimo potere. Ovvero: trova il soggetto adatto  pronto a distruggere incondizionatamente, cioè perlustra ambienti per tossici in astinenza, deficienti plasmabili, disperati obnubilati, parossistici fanatici del rambo prima maniera, e il “gioco” è fatto…

Europa Unita vorrebbe dire potere forte dato proprio dal termine “Unità” dei Paesi che la formano. Al momento pare invece che il suo destino sia in affido al Paese che, a seconda degli eventi, appare con più potere. Da qui la nostra (europea) vulnerabilità?


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