I Macron e i macaron

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Le elezioni in Austria, Olanda e Francia e il crollo di consensi per l’Afd (partito della destra populista tedesca) hanno recentemente dimostrato che colate e pennellate di bava e saliva su popolo ridotto a “ismo”, non reggono. Il Popolo è la forza dell’umanità. E’ pensiero poliedrico, è massa agglomerata da infinite consistenze. E’ caleidoscopio d’impulsi con e fra i quali si convive, ma anche si lotta,  adoperando tutti  i mezzi conquistati. Il Popolo è (ancora) persona, non suffisso di uno sterile vocabolo.  Ed è con questa certezza che il Popolo ha scelto, scientemente e coscientemente, leader che meglio riflettono il concetto di persona (singolarità di ciascun individuo e pluralità per tutto ciò che si ha, si deve avere, in comune) da qui il pollice verso per gli Hofer, Wilders, le Pen, Frauke Petry.

L’anno che verrà toccherà all’Italia. Non abbiamo un Macron (ma neppure una Le Pen), noi abbiamo  (in ordine alfabetico) Grillo Renzi Salvini succeduti al ventennio berlusconiano populista almeno quanto lo fu il mussoliniano.  Facendo finta che Renzi sia Macron (o Obama) e gli altri due Le Pen  (o Trump), noi ci si adagia e s’attende.

Al furor preferiamo il futon di popolo.


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