E il voto sì e il voto no…

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…c’è un commando che ci aspetta per assassinarci un po’.

E’ l’Italia dei capi, assai più subdola  dell’Italia dei cachi.  E’ l’Italia dei risorti allo “zapperanno” nel senso proprio di quei politici latifondisti, ma alla bisogna villani, che oggi sono tornati a vangare e rivangare pur di recuperare i tuberi apparentemente abbandonati. E’ l’Italia di monatti che, fallita nelle pretese campagne di rottamazione e sventramento di  scatolette per convincerci sul nuovo che avanzava, oggi va a raccattare i cadaveri d’antichi flagelli e nuove memorie accatastati sui carri vincitori d’oltre frontiera e oceano. E’ con questi  curricula riciclati che risorti, monatti e compagnia contante blandiscono l’Italia di orfani  e di archiviati a se stessi, quando non gettati nei cassonetti a rovistare per du’ spaghi.  

E  poi c’è sempre l’Italia del  ma un cuore grande così , silente.  E’ l’Italia spaccata a metà: da un lato ci sta quella che recupera vite abbandonate, dall’altra quella che recupera vitalizi accaparrati. In mezzo si è creato il v(u)oto.


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