Elezioni Usa. L’ora dei latini

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Gli americani la definiscono “the latin surge” . Il fattore ispanico puo’ essere decisivo per queste elezioni. Trump prevale fra gli elettori bianchi maschi. Hillary fra le donne e gli afroamericani. Ma l’ago della bilancia questa volta potrebbero essere gli ispanici. Perché sia bianchi che afroamericani, per ragioni diverse, sembrano non partecipare  in massa a queste elezioni. Mentre i “larinos”, immigrati che hanno la cittadinanza da poco e sono ansiosi di esercitare il loro diritto di voto, sembrano affluire in maniera massiccia alle urne.
E Trump si e’ alienato il loro sostegno ribadendo (anche nelle ultime ore) che se eletto costruira’ un grande muro fra Texas e Messico per fermare l’emigrazione.
Aldila’ dello scenario interno americano questa corsa alla casa bianca dara’ quindi un segnale a tutto il mondo. Una vittoria di Trump darebbe fiato a chi costruisce muri (come nell’est europa) e vede nell’emigrazione un pericolo. Una vittoria di Hillary darebbe al contrario forza a chi crede a un’America, e a un mondo, dove le differenze costituiscono una ricchezza e non un problema.
Lo sapremo fra poco.

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