Giornalismo sotto attacco in Italia

“Il giorno dopo”, di Andrea Iacomini, dolente denuncia dei disastri causati dai conflitti

0 0
Ho avuto la fortuna di leggere prima e presentare poi, lo scorso 6 maggio alla libreria Lovat di Villorba, poco distante da Treviso, il libro che Andrea Iacomini ha scritto e che sta arrivando in tutte le librerie.
“Il giorno dopo”, edito da Ponte Sisto è ad un tempo romanzo di formazione e appassionata e dolente denuncia dei disastri causati dai conflitti contemporanei, che l’autore, portavoce italiano dell’Unicef, tocca con mano ad ogni visita nei campi profughi del Medio Oriente e dell’Africa.
Un libro che Iacomini abbina ad uno spettacolo teatrale, ai numerosi dibattiti soprattutto nelle scuole di tutt’Italia. Un libro che, in qualche modo, ha una delle sue frasi chiave proprio all’inizio, quando due emissari di un leader politico di prima grandezza avvicinano il protagonista del libro Enrico (l’alter ego di Iacomini) per proporgli una “candidatura sicura” in Parlamento. Enrico chiede tempo per rispondere. Ma quando al congedo si sente dire “Complimenti per il suo lavoro”, fatica a trattenersi: “Complimenti per il suo lavoro: che fastidio…” pensa tra sé e sé. Sollecitato durante la presentazione, Iacomini non fatica ad ammettere di aver condensato così gran parte del suo pensiero: non vuole complimenti, vuole comprensione, empatia. Vuole far aprire gli occhi, vuole spingere all’azione. Non vuole un’ammirazione che suona spesso formale, quasi a dire: ci sei già tu a fare questo lavoro, non è necessario che venga anch’io.
L’urgenza di contribuire a cambiare le cose, per poter dare un vero “giorno dopo”, ricco di speranza e di fiducia soprattutto ai bambini, le vittime più indifese di ogni conflitto, rende forse la prosa di Iacomini un po’ discontinua. Ma la vicenda del protagonista Enrico, dal rapporto saldo e amorevole con i genitori, soprattutto il padre, all’attività politica nel movimento giovanile di diverse formazioni nate dal dissolvimento della DC, fino all’approdo all’impegno umanitario testimoniano soprattutto la sincerità di una passione umana concreta, piena, ricca di sfaccettature nella sua coerenza. Una passione che ad ogni incontro Iacomini riversa sul pubblico senza risparmiarsi. Il libro, nella sua sincerità, non nasconde debolezze e difficoltà del protagonista, nei suoi rapporti amorosi o nel corso di un’attività che amplifica ansie e inquietudini personali. In questo Iacomini vuole essere ascoltato e seguito: non cerchiamo esseri supremi o “della provvidenza”, ognuno di noi, con il suo carico di normalità, può fare la differenza per poter avere “un giorno dopo” migliore, più umano, per chi ora sembra aver perso la speranza.
Non riesce a “chiudere il cuore a comando” il protagonista Enrico, e neppure ci riesce il suo autore. Ma anche per questo si trasforma in un comunicatore appassionato e coinvolgente, ricordando quel bimbo che voleva diventare attore, ma che poi si è ritrovato a fare ben altro. Ad esempio il sostenitore infaticabile della necessità di assicurare “giorni dopo” diversi a tutti. Convinto che per cominciare a cambiare le cose, amore e passione possono essere veramente gli strumenti più potenti.
Andrea Iacomini, “Il giorno dopo”, Ponte Sisto editore, pp. 208, euro 15

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.