Casaleggio: innovazioni e carenze

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Le innovazioni introdotte da Casaleggio nella politica sono sostanzialmente tre: accesso, limite, onore.

Accesso – La selezione della nuova classe politica avviene nei territori, dove gli iscritti e frequentatori dei meet up locali funzionano da garanti, in quanto direttamente  a conoscenza della storia di attivismo dei loro candidati. Nei partiti tradizionali, invece, la scelta avviene dall’alto, in base alle battaglie degli aspiranti, ma alla loro fedeltà, che spesso si manifesta in un percorso da portaborse. A questo proposito, basta vedere quei poveri ragazzi della scuola di politica del PD, non distintisi in lotta di classe, ma disciplinati in classe, dove devono sorbirsi anche le esternazioni di Renzi, a cui rispondono con un applauso pavloviano.
Limite – Vale per lo stipendio da parlamentare, il numero massimo di mandati, l’impossibilità di passare da una carica all’altra. Molti hanno banalizzato questi vincoli, irridendoli come  “francescani”, ma proprio grazie a queste regole – che comportano la radiazione se trasgredite – il M5S ha intercettato la forte domanda di credibilità, che una quota consistente di elettorato esprime di fronte a scandali e privilegi sempre più inaccettabili.
Onore – Chi entra nel M5S non può avere la fedina penale sporca. Questo è un filtro che gli altri grandi partiti non adottano e anzi sul quale spesso chiudono un occhio, se il pacchetto di voti del condannato merita l’apposito “garantismo”.
Ciò detto, le carenze del modello Casaleggio restano e non sono poca cosa: mancanza di democrazia interna, ambiguità pesanti nella linea politica, opacità nella gestione dei flussi digitali, mancanza di un bilancio interno. Limiti che – personalmente – ritengo maggiori delle innovazioni.
Con il trauma della morte prematura di Casaleggio, il M5S potrebbe avere l’occasione per lavorare sulle proprie carenze. Ma sarebbe altrettanto utile che le altre forze politiche attingessero dal patrimonio di innovazione che il “guru” ha introdotto, per alzare la loro soglia di credibilità. Ancora – tranne rare eccezioni, veramente troppo bassa.

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