Il Servizio volontario europeo compie 20 anni. Partiti 100 mila giovani

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Domani si celebrerà l’evento. Nell’ultimo biennio 2014/2015 (ovvero i primi due anni del neonato programma Erasmus+) sono stati oltre 1.200 i giovani italiani che hanno partecipato. Le mete più scelte: Germania, Spagna, Francia, Polonia, Portogallo, Turchia

ROMA – Mentre il Servizio civile nazionale volontario si appresta a celebrare questa sera i 15 anni dalla sua istituzione con un incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Mattarella, domani sarà la volta del Servizio volontario europeo ricordare i 20 anni dalla sua nascita.

Dal 1996 sono stati oltre 100 mila i giovani tra i 17 ed i 30 anni che sono partiti come volontari attraverso questo programma europeo istituito con l’obiettivo di promuovere la loro partecipazione attiva e l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Nello specifico dell’ultimo biennio 2014/2015 (ovvero i primi due anni del neonato programma Erasmus+ dentro cui è confluito lo SVE) sono stati oltre 1.200 i giovani italiani che hanno partecipato allo SVE. Le mete più scelte dai giovani italiani Germania, Spagna, Francia, Polonia, Portogallo, Turchia.

Lo SVE continua così a permettere ai giovani di svolgere un’attività di volontariato in un Paese del Programma o al di fuori dell’Europa, per un periodo che va da 2 a 12 mesi, impegnati come “volontari europei” in progetti locali in vari settori o aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo, ecc. “Lo SVE – ricorda una nota dell’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) – costituisce un’esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale. Attraverso questa esperienza i giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà agli altri e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale e spendibili nel mercato del lavoro. La peculiarità dello SVE è che si rivolge a tutti i giovani al di là del proprio background sociale e titoli di studio».

Domani come detto, dalle ore 10,30 presso la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni a Roma, i festeggiamenti ufficiali con Giacomo D’Arrigo (Direttore Generale ANG), che insieme al Sottosegretario al Ministero del Lavoro e Welfare, Luigi Bobba, all’on. Silvia Costa ed al Cons. Calogero Mauceri (Capo Dipartimento Gioventù e Servizio Civile), celebrerà questa ricorrenza insieme alle associazioni di volontariato provenienti da tutta Italia. Testimonial dell’evento Elisa Bianchi, campionessa Olimpica di Ginnastica Ritmica. L’incontro, moderato da Stefano Cappellini, giornalista de “La Repubblica”, illustrerà anche le attività che si terranno nel corso del 2016.

Ad arricchire la giornata le testimonianze di tre ragazzi ex volontari che racconteranno le loro esperienze di servizio, come quella del 26enne Marco Meloni, che per 7 mesi ha svolto il proprio Servizio di Volontariato Europeo a Rosario, in Argentina, e che a partire da questo progetto ha potuto poi lavorare in un’azienda che si occupa di comunicazione e formazione dei giovani svantaggiati in diverse realtà nel mondo del sociale e per una società che si occupa dell’organizzazione di progetti formativi a livello regionale e nazionale. Con Marco ci saranno anche le testimonianze di Emiliano Marenga, ragazzo disabile che ha effettuato il suo servizio di 9 mesi in Spagna ad Alvines, e di Helena Chamier-Gliszczynska, una ragazza originaria della Polonia che sta svolgendo il suo volontariato di 12 mesi in Italia, a Treviolo (BG) in una cooperativa sociale che si occupa di promuovere e gestire progetti educativi e socio-sanitari nell’ambito della salute mentale, della tutela dei minori e delle politiche giovanili. (FSp)

Da redattoresociale


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