Giornalismo sotto attacco in Italia

La grande Bellezza e il grande Belluscone

0 0

Ci fu un tempo in cui Maresco faceva binomio con Ciprì per fornirci un senso grottesco, molto trash della quotidianità. Oggi Maresco ci fornisce “il senso” della nostra (ultima) esistenza ventennale. Nel e con il suo film (assai acclamato a Venezia) ha pacatamente inanellato e dimostrato, per quanto in chiave satirica, il vorace, ingordo bailamme divoratore della storia nostra che, per puro caso, istituzionalmente è stata giudicata, legalizzata ed eseguita da tal Berlusconi Silvio: buon coordinatore di storie, storielle, storiacce. Maresco, a differenza dei suoi predecessori, non era interessato a fare satira su quel tale, bensì sul risultato che quel tale ottenne, scommettendo esclusivamente sulla propria “capacità e sapienza” nel saper plagiare gli (italici) animi che, non dimentichiamo, reputava scolari di seconda media neppure troppo bravi.  Il successo dipendeva da quanti avrebbero raccolto, tributandogli onori. Vinse alla grande…

Maresco si limita a sviscerare il perché e per farlo usa gli stessi metodi e principi trash, grotteschi e volgari (seppur esaltati dalla satira) che usò quel tale per impossessarsi del governo, ma questa volta trattasi di riflettere sulla nostra morale, non sulla  sua.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.