Demomorfia

0 0

Cosa pensereste di un neuro-chirurgo che interpella la rete per operare nel cervello di un paziente? Personalmente lo riterrei un pazzo e ne starei alla larga. Perché ad alti livelli di complessità devono corrispondere alti livelli di competenza professionale.

Eppure, nel Movimento 5 Stelle è avvenuto proprio questo paradosso.
Grillo si vanta di aver scritto una proposta di legge elettorale – una delle regole più delicate della democrazia – coinvolgendo la rete, sebbene sotto il controllo di un esperto. Ne è uscito fuori un proporzionale elogiato da Calderoli, il ché dovrebbe preoccupare non poco i suoi fautori.
Tuttavia, senza entrare nel merito, è il metodo che non convince.
O la rete del M5S è piena di costituzionalisti oppure il supervisore ha operato in proprio, illudendo i cittadini-consiglieri del web di aver partecipato alla stesura del testo.
Il secondo caso è il più probabile.
E il rischio è che la democrazia della rete si riveli poi una mera demomorfia.
Ovvero sembianza, ma non sostanza democratica.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21