Solidarizzo con le contestatrici

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La Ministra Roccella è stata fragorosamente contestata da un gruppo di adolescenti, durante un incontro sulla natalità. Non più di venti ragazze hanno urlato slogan senza insulti e senza fare azioni violente come lanciare oggetti o strappare il microfono alla ministra. Che quindi poteva incassare e replicare, come fanno tutti i personaggi esperti contestati in pubblico.

Ma Roccella ha preferito andarsene, sicura di poter lucrare il dividendo del vittimismo, ben maggiore di quello basato sulla difesa dell’inserimento nei consultori di professionisti del senso di colpa, incuranti della mancanza di servizi alla maternità che rende proibitivo un figlio. Quindi solidarizzo con le contestatrici e anzi suggerisco loro qualche slogan:
Il salario povero ci sterilizza! 
Un figlio è a tempo indeterminato, il lavoro no!
Il licenziamento senza giusta causa, rimanda il figlio fino alla menopausa!
Se il futuro non riserva nulla, non chiedeteci una culla!

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