Un secolo fa, la Grande Guerra

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E’ un’occasione molto importante, questo imminente centenario, per riflettere su chi eravamo, i rischi che corriamo, e quel che accade a due passi da noi.

Cominciamo a parlarne, no? Tra poco infatti ricorrerà il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, quella che devastò l’Europa dal 1914 al 1918. I nazionalismi malati diedero un bel colpo al nostro Continente, preparando il terreno per quello successivo, assestato con la Seconda Guerra Mondiale.

La Grande Guerra ebbe luogo in un’Europa molto diversa dall’attuale, solo un secolo fa… E’ il primo elemento da tenere presente: basta un secolo per trasformare una realtà geopolitica in modo radicale. Ricordarsi di questo ci dovrebbe far apprezzare l’Europa, non per le sue storture, ma quel che ha archiviato.

C’era una cultura diversa nella politica e nelle chiese , tanto che tutte le chiese aderirono agli opposti nazionalismi: non è difficile trovare riferimenti, nei libri di storia, a frase oggi impensabili, qui da noi, tipo “morti in terra, santi in cielo”.

Il cattolicesimo per fortuna ha archiviato la fase di innamoramento per il nazionalismo, all’epoca si condannava solo quello “malato”. Ma poi il nazionalismo europeo si ammalò in modo ancor più grave, sconvolgente, e dopo la Seconda Guerra Mondiale arrivò, per fortuna, la svolta conciliare.

Oggi i nazionalismi ci sono ancora, e si sommano ai micronazionalismi, da noi. Ugualmente perniciosi, forse di più. Sarebbe il caso che qualcuno riflettesse al riguardo, che questo centenario sia usato per evitare che l’anti europeismo ci porti in braccio alla malattia dei micronazionalismi.

Ma accanto a noi rimangono culture nazionaliste integrali, intrise di esaltazione della nazione. Dove il rapporto tra stato e chiese è un rischio mortale. Basti pensare alla Russia, dove il patriarca ortodosso ha mandato un bel telegramma di condoglianze ai parenti dell’eroe nazionale Mikhail Kalashnikov. Un bel modo per seguire Putin sulla via del nazionalismo esasperato. Pensiamoci, no?

da ilmondodiannibale.it


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