Yes, we daje!

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A quanto pare il Paese ha premiato il centrosinistra ovvero: quella parte che ancora coltiva la speranza del yeswecan, a differenza degli astensionisti che l’hanno perduta (sia chiaro: non per loro demerito), s’è fatta due conti in tasca e ha deciso d’investire gli spiccioli rimasti in quella nell’(anemico) avvenire, confidando che sia finalmente sol e non più sòle…

Gli italiani più che “brava gente” sono “gente semplice”. Bastano loro pochi impulsi (NB: sintetici e sinceri) per realizzare che “sì, noi ce la possiamo fare”. Il centrosinistra del dopo politiche evidentemente ha dimostrato pertanto d’essere capace di poter fare. Per quanto si siano perse (più) occasioni per dimostrarlo ben prima, oggi pare proprio che ci siamo, a meno che in una manciata di giorni si riesca (di nuovo!)  a passare dal carpe al… trota diem.

A tal fine ci sia concesso un sommesso consiglio. Mo’ che possiamo dare per scontato che il yeswecan, primo punto all’ordine del giorno, è stato finalmente deliberato (che fosse la formula anglofona a creare perplessità?!) passiamo velocemente al secondo sul quale perplessità non ce ne possono e devono  proprio stare in tutti i sensi: DAJE!  E, ove possibile, daje forte!


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