Asta frequenze, Giulietti, “risposta inaccettabile nel metodo e nel merito”

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A giudizio del governo le osservazioni critiche formulate dalla commissione europea sarebbero “atti interni” dunque non ci sarebbe necessità di darne una completa informativa al Parlamento e alle commissioni di merito. Questo il senso della risposta che il ministro Giarda, a nome del suo collega Passera, ha fornito oggi alla Camera in occasione del “question time” formulato da Beppe Giulietti, portavoce di Articolo21.
La risposta, ha commentato Giulietti, è inaccettabile nel metodo e nel merito.

Nel metodo perché il testo è noto ai media, ma non è stato mai trasmesso alle Camere.
Nel merito perché le contestazioni dell’Europa riguardano proprio le modalità di una gara che, per l’ennesima volta, favorirebbe i mercati chiusi, le posizioni già dominanti, i conflitti di interesse a cominciare da quello dell’ex presidente del Consiglio.

A poco serve scaricare la responsabilità sulle Autorità di garanzia che hanno lavorato sulle schema predisposto dal governo.
Per queste ragioni abbiamo domandato alla Presidenza della Camera di chiedere al governo di acquisire il carteggio, di rendere pubblici gli atti e di sollecitare la convocazione del ministro nelle competenti  commissioni.

Sarà una casualità, ma anche questo governo, quando si é trovato di fronte legge Gasparri, conflitto di interessi e normative antitrust , non ha potuto far altro che ripercorrere le strade del passato, confermando la persistenza di una metastasi che continua ad inquinare non solo l’aspetta dei media, ma lo stesso ordinamento democratico.


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