“Non si tocchi la scuola”

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Un giorno di scuola normale eppure diverso, questa mattina: presenze al cento per cento, dice il Ministro Profumo da Assisi, città della Pace, per inviare un messaggio di fiducia e di forza. Il Sacro Convento ha accolto oggi due mila studenti per la cerimonia di premiazione ‘San Francesco ed il 150esimo dell’unità d’Italia’. Da Assisi, un grido di sparanza, ha detto il custode del Sacro Convento, padre Giuseppe Piemontese.

Ragazze e ragazzi in tutta Italia, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, sono andati a scuola questa mattina, anche per ricordare la loro compagna Melissa. A Mesagne, tutto chiuso per lutto, ma scuole aperte contro la barbarie, ha detto il sindaco. In Alto Adige, momento di riflessione comune fra ragazzi tedeschi, italiani e ladini; così a Bergamo, a Venezia.

La rete degli studenti medi Veneto ha lanciato la proposta di intitolare tutte le scuole per un giorno a Francesca Morvillo Falcone: “sarà una mobilitazione di una settimana intera – ha detto il coordinatore Alberto Irone – perché vogliamo essere anche noi idealmente a Palermo, per il 23 maggio”. Così sulle navi della legalità che partiranno da vari porti domani alla volta di Palermo, ci saranno anche alcune compagne di scuola di Melissa, due sono della stessa classe ed altre otto della scuola Morvillo Falcone. Tutte le scuole di Brindisi hanno funzionato regolarmente questa mattina, dice una nota ufficiale del Ministero.

Ma soprattutto è Libera, che sta dando vita alla più vasta e capillare mobilitazione dei ragazzi, con lo slogan “Non si tocchi la scuola” . Assemblee straordinarie studentesche sono state organizzate dalla Rete della Conoscenza, network che unisce varie associazioni di studenti e Libera , appunto. Una vicinanza costante ed attiva, spiega la Rete e sottolinea di credere “fermamente che vadano costruiti permanenti momenti di confronto, perche’ la scuola non puo’ essere un luogo dove ci si sente insicuri e perche’ essa torni ad essere presidio di legalita’ e democrazia.

Insieme possiamo andare oltre, dice la Rete , possiamo imparare ad indirizzare quella rabbia e quella paura, in voglia di cambiare, in nuova forza , perche’ loro ci vogliono spaventati ma ci troveranno invece piu’ forti e decisi. Siamo consapevoli che l’arma nelle nostre mani, la conoscenza, e’ molto piu’ potente di ogni bomba, e attraverso la sua forza vogliamo continuare a sognare, vivere, sperare e costruire un mondo migliore. Che le scuole tornino ad essere spazio di liberta’, partecipazione e cambiamento sulla spinta di una nuova generazione che non si fara’ zittire dalla violenza”.

Per mercoledi, il giorno del ventesimo anniversario di Capaci, la rete degli studenti universitari ha organizzato fiaccolate ed incontri in moltissimi atenei, e in concomitanza con i funerali di Mesagne oggi, momenti di silenzio e di riflessione a Roma Tre , a Firenze.


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