Il comitato “Catania non si vende” alla stazione centrale

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I passeggeri “C’è chi sta sulle poltrone e noi trattati come le pecore”

Ivana Sciacca, foto Alessandro Romeo, video Francesco Nicosia

“Da quanto tempo aspetta l’autobus?” è facile rivolgere questa domanda a chi aspetta esasperato sotto il sole. “Io la mattina mi alzo alle sei e devo essere a lavoro alle otto” dice una signora rumena “capita quasi tutti i giorni che arrivo in ritardo ed è impossibile potermi organizzare diversamente”.

amt_04, foto Alessandro Romeo

Un signore anziano la interrompe “Il vero problema è che molti salgono senza pagare il biglietto! Per questo soldi non ne entrano e quindi levano gli autobus!”. Qualcuno spiega che le entrate dei biglietti incidono solo per l’8% sui guadagni dell’azienda. La signora rumena incalza “Il biglietto lo pago di cuore se ho un servizio regolare e puntuale, ma così è davvero un furto!”. Sono tante le lamentele di chi, non avendo altra scelta, è costretto a subire quotidianamente il disservizio dei trasporti, che incide sulle loro vite in maniera irreversibile… Continua su isiciliani


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