L’altra trattativa. La vera storia del fallito accordo stato-camorra

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C’è stata un’altra trattativa rispetto a quella “famosa” per cui si sta celebrando un processo a Palermo. A differenza di quella iniziata attraverso quel famoso “papello”, “l’altra trattativa” non è per nulla segreta, anzi. Gode di sponsor importanti e ha il massimo di pubblicità possibile. Massimiliano Amato, nel suo bel libro edito de “CentoAutori”, ci racconta proprio questa trattativa,  quella del fallito accordo stato-camorra, dove la Chiesa ha giocato un ruolo importante. Ne parlo anche nel mio libro (qui) e credo che ancora oggi sia necessario far luce su un periodo infelice della nostra Repubblica. Amato, che è tra gli autori de “Il casalese”, riprende questo filone e si addentra nella storia dei “pentiti” e dei “dissociati” campani e non solo.
Dalla collaborazione di Pasquale Galasso e Carmine Alfieri, vertici della cupola vesuviana nasce un nuovo stato d’animo all’interno dell’ambiente camorrista. A farsene interprete è Angelo Moccia, detto “Enzuccio”, (scarcerato qualche settimana fa) che si dissocerà confessando alcuni dei crimini commessi senza “accusare” o per meglio dire, chiamare in causa, terzi.

E’ una storia che parte da lontano, che prende vita dal sangue delle stragi degli anni ’90 e che si è prolunga nel corso degli anni ma non che non si gioca sul ricatto, anzi, racconta Amato, che l’idea di una resa di massa da parte dei “camorristi” nasce in un noto studio legale di Napoli prima di interpellare l’ex vescovo di Acerra Antonio Riboldi. Il monsignore, figura autorevole e credibile, rivestirà un ruolo importante e informerà alte cariche dello Stato italiano. Ne verrà fuori un dibattito importante che coinvolgerà la magistratura, la Chiesa e la politica italiana.

Un libro sicuramente da leggere. Per continuare a cercare la verità e perché a vent’anni di distanza l’argomento non è ancora del tutto chiuso. E le scritte (qui)  contro il 41 bis sui muri di Milano alla vigilia dell’anniversario della strage di Palestro ne sono la dimostrazione.


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