E qui comando io? No, perché non è casa tua…

0 0

di Nadia Redoglia

E’ indubbio che il M5S, ma ben prima il binomio Casaleggio-Grillo, s’aspettavano solo un po’ meno del  20%. Con questa percentuale avrebbero ottenuto ciò che più (giustamente) desideravano: opposizione dura senza paura e, dunque, aumento spropositato di consensi per la 18^ legislatura (non necessariamente nel 2018 ché il governo avrebbe potuto crollare prima) sì da ottenere la maggioranza assoluta per governare. Chi di, e per, buona volontà ha votato il M5S, senza fattivamente appartenervi, ha pensato alla tattica del salvifico deterrente contro la delinquenziale politica che ci perseguita e assilla da decenni.

Il “tutti a casa” trova sostanzialmente d’accordo l’elettorato di buona volontà, non chiede di meglio che arrivare a sconfiggere i marci e gli schifosi di tutto l’arco istituzionale fino a ieri presente.

Non è chi non veda, però, che quel “tutti a casa” si può ottenere solo con l’infiltrarsi nelle maglie del sistema perverso, mettendo in pratica un cavallo di Troia di nuova generazione. Il sistema non è una ragnatela che si può spolverare con un colpo di scopa, così come s’ostinano a volerci far credere i 163 neoletti (maddai: è infantile pensare a una cosa del genere!).  Il sistema si forma come per il “gioco degli elastici” (l’italico è peraltro molto compattamente complesso): occorre andare a trovare il bandolo giusto per compensarlo, oppure per farlo saltare.
Al punto in cui siamo, nell’accozzaglia di dita che ci gira attorno, pare sempre più evidente che il binomio Casaleggio-Grillo non è interessato al sistema (a quel gioco) non perverso, universalmente consolidato per lo stato di diritto. Mira a qualcosa di diverso.

Qui è il caso di rivolgerci ai conoscenti e amici meetup che proseguono a insistere sul fatto, nonostante i fatti smentiscano,  che il binomio nulla c’entra con la loro idea.

Insistere su questa baggianata significa offendere l’intelligenza di milioni d’italiani compresi coloro che in buona fede hanno votato il M5S.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21