Fascismo. Interrogazione parlamentare di Fratoianni, Schlein e Bonelli al governo Meloni.
Quando sarà sciolta l’organizzazione neofascista Casapound in base alla Legge Mancino? E dopo le rivelazioni nell’ultimo libro di Berizzi, sulla presenza di finanziatori occulti dell’organizzazione vuole o no applicare la Legge Anselmi?
“Vogliamo sapere dal governo quali iniziative urgenti intende intraprendere affinché venga tempestivamente applicata la Legge Mancino nei confronti di CasaPound Italia e si proceda con la richiesta di scioglimento. – si legge nella nota allegata all’0interrogazione – Inoltre, affinché si accerti l’esistenza della rete di finanziatori occulti della suddetta organizzazione neofascista e razzista, rete denominata gli «Unici», vogliamo sapere dal governo se intende applicare la Legge Anselmi e, in riferimento all’articolo 4 di quest’ultima, se intende procedere con la sanzione nei dipendenti pubblici, civili e militari, coinvolti”.
È quanto chiedono Nicola Fratoianni, Elly Schlein ed Angelo Bonelli in un’interrogazione parlamentare ai ministri Piantedosi e Zangrillo. L’interrogazione prende spunto dall’ultimo libro inchiesta del giornalista Paolo Berizzi “Il libro segreto di CasaPound”, dove è raccolta la testimonianza diretta di un militante di lungo corso dell’organizzazione politica neofascista. Ne emerge un quadro molto preoccupante per le istituzioni democratiche, per chi le rappresenta, per la cittadinanza tutta.
Nell’interrogazione si sottolinea che la violenza, per CasaPound Italia, è metodo politico per eccellenza, sia all’interno dell’organizzazione (con gli «schiaffi educativi») che, ovviamente, all’esterno e contro coloro che sono ritenuti nemici della rivoluzione fascista. Vicende già ampiamente note al potere giudiziario e alle cronache dalle aggressioni ai danni di parlamentari della Repubblica e di giornalisti (ultimo, il caso del giornalista della Stampa Andrea Joly, i cui responsabili sono stati condannati in primo grado ad un anno di reclusione nei giorni scorsi), di studenti e degli attivisti sindacali, è non solo confermato, ma arricchito di particolari scabrosi.
Ad esempio l’aggressione avvenuta a Venezia la notte di Capodanno del 2019 e subita dal parlamentare (oggi) del PD Arturo Scotto, per esempio, vede coinvolti, seppur non imputati (sono invece imputati Luca Travaglia e Tommaso Bellavite, entrambi attivisti storici della formazione simboleggiata dalla Tartaruga frecciata), dirigenti di primo piano quali Francesco Polacchi, tra i fondatori di Blocco studentesco, l’organizzazione studentesca afferente a CasaPound, e, dal 2014, imprenditore del marchio di abbigliamento Pivert, all’organizzazione neofascista indiscutibilmente legato;
bene poi ricordare, tra le tante: la condanna in primo grado per i fatti accaduti, a Roma (Casal Bertone, gennaio del 2022), che vede coinvolti il fondatore e leader indiscusso Gianluca Iannone, nonché Luca Marsella, l’attuale portavoce dell’organizzazione. La scorsa estate, sono stati condannati a 300 ore di volontariato 24 attivisti di CasaPound, sede di Verona, per le spedizioni punitive ed esplicitamente razziste ai danni di migranti di origine marocchina e tifosi del Marocco (Mondiali in Qatar, 2022). 17 condanne sono state richieste dalla Procura di Bari, e il processo è in dirittura d’arrivo, per le violenze avvenute nel 2018, perpetrate dagli attivisti del circolo Kraken, che fu sede barese di CasaPound, e che ha visto, tra le vittime, l’allora europarlamentare Eleonora Forenza;.
Tra le testimonianze raccolte da Berizzi, la più inquietante, nonché dettagliata, è quella relativa ai cosiddetti «Unici»: Imprenditori, professionisti, giornalisti, politici, avvocati, docenti universitari, un famoso ambasciatore, generali. Sono coloro (circa 70) che compongono la rete di finanziatori occulti di CasaPound Italia, costituita tra il 2017 e il 2018 su iniziativa di Gianluca Iannone e Marco Clemente; finanziatori che nel libro di Berizzi hanno, in buona parte e per la prima volta, nomi e cognomi. Spiccano l’ambasciatore Mario Vattani, il generale dell’aeronautica Paolo Pappalepore e Manfredi Minutelli, responsabile delle relazioni governative e grandi clienti per il Sud Europa del colosso Alibaba.
Alla luce delle diverse sentenze relative a fatti di violenza imputati agli attivisti di CasaPound Italia, secondo la Legge n. 205 del 1993 o “Legge Mancino”, questa organizzazione dovrebbe già da tempo essere oggetto delle iniziative del Ministro dell’Interno.
Infine, qualora provata l’esistenza degli «Unici», ovvero dell’associazione segreta suindicata che ha finanziato CasaPound Italia a partire dal 2018, troverebbe applicazione la Legge n. 17 del 1982, detta “Legge Anselmi”, sia per lo scioglimento dell’organizzazione sia per l’accertamento della responsabilità dei dipendenti pubblici, civili e militari, coinvolti.
