L’Eurovision Song Contest dia spazio al tema Palestina nelle serate della 70/a edizione, in programma a Vienna: è la richiesta dei consiglieri di amministrazione Rai Alessandro di Majo, Davide Di Pietro, Roberto Natale. “La Rai – sottolineano in tre consiglieri – ha annunciato nei giorni scorsi che parteciperà alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, in programma a Vienna nel maggio 2026, nonostante la richiesta di boicottaggio che era venuta da noi tre consiglieri; nonostante l’ondata di solidarietà con il popolo palestinese che da mesi attraversa l’Italia e che ha avuto il sostegno anche di molti dipendenti del servizio pubblico; nonostante la scelta di non partecipare fatta da 5 altri Paesi europei – Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Slovenia, Islanda – retti da governi di diversi orientamenti politici; nonostante le esclusioni decise negli anni scorsi dall’Ebu nei confronti di Bielorussia e Russia. Continuiamo a considerare sbagliata una decisione che non tiene conto della situazione drammatica ancora in atto a Gaza e in Cisgiordania. Ma non vogliamo limitarci ad esprimere la nostra contrarietà. Se è vero – come ha ricordato oggi il direttore dell’Esc Martin Green – che si tratta di un evento ‘dove persone di diversa provenienza possono dimostrare che in un mondo difficile un mondo migliore è possibile’, chiediamo allora che l’Ebu sappia dare spazio al
tema della Palestina nella manifestazione viennese”. “Ogni rimozione – concludono di Majo, Di Pietro e Natale – graverebbe anche sul giudizio di milioni di spettatrici e spettatori, molti dei quali giovani e giovanissimi, che alla musica associano valori di pace, inclusione, rispetto e fratellanza tra i popoli. Chiediamo che di questa richiesta si faccia portavoce chi rappresenta la Rai in sede Ebu. C’è ancora
tempo per evitare che l’Eurovision diventi una manifestazione segnata da una profonda contraddizione tra valori proclamati e tragedie ignorate”. (ANSA)
