Sembrava lontano e impossibile, due anni fa, la realizzazione di un luogo che ricordasse Pietro Ingrao, le sue battaglie, la straordinaria influenza sulla politica e su un lungo arco del XX secolo.
Il portale visibile da pochi giorni si apre con questa sua frase: «Mi pesa la sofferenza altrui. Non è un sentimento altruistico. sono io che sto male, che vivo come insopportabili le condizioni di vita degli oppressi e degli sfruttati… Indignarsi non basta». Chi sale lungo la collina che porta al borgo di Lenola fiuta nell’aria che in questo minuscolo centro dell’Appennino è accaduto qualcosa di molto speciale in un tempo non troppo lontano. La figura di Ingrao è parte integrante di ciò che accaduto lì. Adesso il centro voluto e animato da uno dei suoi allievi ed amici, Marrigo Rosato, sta a testimoniare che certe storie continuano a vivere, persino più potenti di chi le ha scritte per primo.
Sabato 8 novembre dunque a Lenola (in via Nucleo Abitato Passignano 39, alle 15.30) è prevista l’inaugurazione del «Polo Multimediale Pietro Ingrao», finanziato dall’Unione Europea. L’iniziative è promossa da Ministero della Cultura, Comune di Lenola e CRS; nel pomeriggio sono previsti interventi del sindaco di Lenola Fernando Magnafico, dei giornalisti Pietro Perone e Graziella Di Mambro, con la partecipano, fra gli altri, di Marrigo Rosato, Goffredo Bettini e Guido Ingrao e letture di Pier Giulio Cantarano.
Il polo è già «visitabile» attraverso il sito ma il luogo fisico verrà aperto per la prima volta sabato ed è un piccolo scrigno di testimonianze visive e documentali; contiene manifesti dei comizi, discorsi vergati a mano, testimonianze, incontri, interviste, contributi dichi ha conosciuto e frequentato Pietro Ingrao. Un vero e proprio polo multimediale realizzato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’attrattività dei borghi storici e la rigenerazione culturale e sociale prevista dal progetto «Lenola domani», approvato dal Ministero della cultura tramite Invitalia.
