“Se l’Ue vuole incidere in quello che sono i suoi valori portanti deve dotarsi di strumenti più incisivi per farli rispettare all’interno di singoli Paesi”. Lo ha detto oggi il giornalista Sigfrido Ranucci intervenendo in collegamento al seminario “Il silenziamento delle voci dei giornalisti intorno al mondo” al Parlamento europeo, sottolineando di aver seguito con “grandissima attenzione” l’iter dell’European Media Freedom Act, che mira a garantire l’indipendenza dei media promuovendo un servizio pubblico “slegato dalla politica” e “risorse certe” per chi opera nel settore. In tale ambito, l’Italia “non è stata in grado” di applicare l’equo compenso richiesto dall’Ue, ha aggiunto.
Prima dell’intervento un gruppo bipartisan di eurodeputati italiani ha attuato un flash mob davanti all’emiciclo del Parlamento europeo di Strasburgo in solidarietà con Sigfrido Ranucci, poco prima dell’inizio in Aula del dibattito dedicato all’attentato contro di lui e alle minacce ai giornalisti. All’iniziativa hanno partecipato le due vicepresidenti italiane dell’Eurocamera, Pina Picierno (Pd) e Antonella Sberna (FdI), insieme a diversi eurodeputati del Partito democratico, tra cui il capodelegazione Nicola Zingaretti e Sandro Ruotolo. Presenti anche il presidente del gruppo Ecr, il meloniano Nicola Procaccini, il pentastellato Dario Tamburrano, e la delegazione dei Verdi Italiani.
(Nella foto il sit in dei parlamentari europei a sostegno di Ranucci)
