Mio padre soleva dire: “Comando come voglio la mia ditta: in questo sono un dittatore”. Viene da pensare al vecchio genitore (1921) nel vedere la gestione personalissima della politica Usa da parte di Trump: come se fosse una sua azienda. Del resto, l’idea di realizzare la “Gaza Riviera” è tipica del palazzinaro che tormenta l’umanità intera. Magari il vecchio biondo realizzerà per sé l’ennesimo campo da golf, forse con l’appoggio di fondi israeliani, ma forse anche russi, purché sospetti.
Molto simbolico l’attacco di Israele, pressoché costante, alla parrocchia cattolica della “Sacra Famiglia”. Anche perché l’intitolazione è, di per sé, anch’essa molto simbolica. La rappresentazione più nota della famiglia di Gesù è quella della “fuga in Egitto”, a seguito della “strage degli innocenti” che il re d’Israele Erode scatenò per eliminare il Gesù appena nato. La storia si ripete. Un criminale a capo del popolo di Israele fa strage di innocenti. Con altri fini, ma sempre per tutelare il potere di un criminale, su uno stato che non si riconosce in lui. La “Sacra Famiglia” è una prova storica che il territorio di Gaza era, già duemila anni fa, Egitto. Per cui l’invasione israelitica non è supportata neanche dalla storia, oltre che dal diritto internazionale. Qualora esistesse,
Una città in assedio, che cadrà anche per fame, come fecero con gli ebrei gli antichi romani. Gli ebrei copiano i loro nemici, anche i nazisti, per fare il loro sterminio. Valido alleato lo speculatore-presidente. Se verrà la pace, anche a Gaza, sarà per perseguire i personali interessi di Trump.
