Il 14 agosto scorso il ‘Coordinamento dei programmi per il giusto contratto’ ha inviato alla Rai la richiesta di alcuni chiarimenti sul bando per la selezione di 120 giornalisti dei programmi, oggi precari o programmisti, da destinare alle sedi dei Telegiornali Regionali in cambio dell’assunzione.
“Nello specifico, il coordinamento ha chiesto – nell’ottica della massima trasparenza – di chiarire il meccanismo di assegnazione delle sedi in base alla graduatoria finale, tenuto conto delle preferenze espresse dai candidati nello stesso bando. Abbiamo chiesto inoltre all’azienda di dichiarare il numero di posti disponibili per sede, che ad oggi non sono noti, circostanza che rende più difficile la scelta delle Regioni da parte dei candidati. – ricordano i precari Rai in una nota – La risposta della Rai, che ringraziamo, non è stata sufficiente a chiarire i nostri dubbi. Infatti, seppure l’azienda abbia affermato che gli idonei vincitori verranno chiamati “in base all’ordine di punteggio in graduatoria”, ha aggiunto che, per l’assegnazione delle sedi, pur tenendo conto “delle preferenze espresse dai candidati in sede di formulazione della richiesta, o nel corso delle successive interlocuzioni”, assegnerà i vincitori alle diverse sedi in base al suo “insindacabile giudizio”. Torniamo dunque a chiedere alla Rai di chiarire se il suo “insindacabile giudizio” nell’assegnazione delle sedi regionali possa prevalere sulle preferenze espresse dai candidati anche laddove sia possibile accontentare i vincitori, in base alla disponibilità dei posti da coprire. E in caso affermativo, in base a quali criteri ritenga possibile derogare alle preferenze espresse dai candidati vincitori. Reiteriamo infine anche la richiesta di dichiarare i posti messi a bando per ogni sede: un dato fondamentale per i candidati che devono esprimere le preferenze delle Regioni, oltre che necessario in un’ottica di trasparenza”.
