Raid dell’esercito israeliano sulla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City, unico luogo di culto cattolico della Striscia: due le vittime, undici i feriti, tra cui anche padre Gabriel Romanelli. Il parroco ha riportato una lesione lieve a una gamba ed è stato trasferito in ospedale. Tel Aviv ha detto di stare valutando i “report sull’attacco”. Papa Leone XIV è stato informato, a margine di una udienza a Castel Gandolfo, e poco dopo ha diffuso un telegramma a firma del segretario di Stato Pietro Parolin: “Sua Santità”, si legge, “è profondamente addolorato nell’apprendere la perdita di vite e di feriti causati dall’attacco militare e assicura al parroco e a tutta la comunità parrocchiale la sua vicinanza spirituale affidando le anime dei defunti all’amorevole misericordia di Dio”. E ha concluso: “Il Papa rinnova il suo appello per un immediato cessate il fuoco ed esprime la sua profonda speranza di dialogo, riconciliazione e pace durevole nella Regione”. Poco prima la Cei in una nota aveva espresso il proprio “sgomento”: “Tacciano le armi”, hanno dichiarato i vescovi.
