Matteotti, l’idea che non muore 

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In occasione del centesimo anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, ucciso da una squadraccia fascista capitanata da Amerigo Dumini per le sue denunce nei confronti dei soprusi e delle malversazioni compiute dal regime ancora agli albori, si susseguono le iniziative editoriali. Uno dei saggi più interessanti è “Il nemico di Mussoloni”, scritto dal professor Stefano Caretti e da Marzio Breda, quirinalista del Corriere della Sera. Una ricostruzione accurata del pensiero, dell’azione, del coraggio e, infine, del tragico epilogo di un’esistenza straordinaria, caratterizzata dalla passione politica e civile ma, soprattutto, dalla tensione ideale di chi seppe dire no alla barbarie quando a farlo erano davvero in pochi. Un monito per tutte e tutti noi, perché il fascismo è già tornato e dobbiamo dotarci degli strumenti intellettuali necessari per contrastarlo.

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