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La vergognosa negazione dell’intitolazione del liceo di Partinico a Peppino Impastato e’ un terribile segno del tempo che viviamo. Naturalmente, lo sdegno di chi ha sempre ammirato l’attività contro la mafia dell’allora giovane giornalista di Radio Aut non riguarda tanto e solo studentesse e studenti che si sono espressi. Tuttavia, è del tutto evidente che simili plateali esempi di revisionismo storico e di cancellazione della memoria siano facilitati dal clima culturale suggestionato da diversi esponenti del governo. La destra si sta incaricando di trascinare il clima di opinione verso una deriva reazionaria, che riporta il pensiero agli anni Trenta del secolo breve. Allora, uno dei tratti dell’ascesa degli autoritarismi fu proprio quello di tradire il pensiero libero e i suoi esponenti, magari fino ad allora amici e compagni quotidiani. Insomma, la vicenda di Partinico ci parla del presente più di molti seminari e convegni. Vogliamo ricordare Peppino Impastato sottolineando che, se solo il suo nome crea simili reazioni, vuol dire che la lotta di cui è stato protagonista continua e continuerà sempre.
