Non è difficile prevedere il futuro

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Dopo l’evacuazione forzata della popolazione da Gaza City, Israele bombarda tutto per mostrare a sé e al mondo che la vendetta è consumata. Subito usciranno le immagini dei morti sotto le macerie e faranno scalpore quelle di bambini, vecchi, donne maciullati. In un attimo, il capitale di solidarietà accumulato dopo le stragi del 7 ottobre sarà sostituito da un risentimento locale e internazionale vastissimo. Il web si riempirà di immagini delle esecuzioni truculente degli ostaggi, mentre le cellule di Hezbollah si attiveranno in tutto l’Occidente con uccisioni e attentati.
Mi impressionano i commentatori filo israeliani che affermano la mancanza di alternative. Non è vero. Si possono salvare onore e sicurezza, senza organizzare un mattatoio a Gaza. Ma Netanyahu non è all’altezza della situazione, Israele è stordito dal dolore e i suoi alleati non hanno il coraggio di proteggerlo da se stesso. Temo il peggio.

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