Il Ministro Urso annuncia una querela contro Report. Sgradito il servizio sulla guerra

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Ancora una volta un membro del Governo in carica annuncia querele contro i giornalisti, questa volta tocca a Report e il ministro “indignato” per un servizio andato in onda nell’ultima puntata della trasmissione d’inchiesta è Adolfo Urso. Oggi Urso ha annunciato in una nota di aver dato mandato ai propri legali di far partire la denuncia per “palesi falsità contenute nella trasmissione”. Così a finire nel mirino sono gli autori del servizio, il conduttore e “coloro i quali, a vario titolo, hanno riportato informazioni false nel corso della trasmissione”. Nella nota si parla di una “notizia del tutto falsa, con cui è stato realizzato un intero servizio giornalistico con chiaro intento diffamatorio, secondo cui vi sia la necessità di facilitatori per incontrare il ministro Urso”. Il ministero precisa che “in questi oltre 7 mesi di governo sono stati circa 400 gli incontri, con aziende, associazioni di impresa o istituzioni, tenuti dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy”. Migliaia di imprese, continua il testo, “hanno avuto quindi la possibilità di interloquire direttamente con il Ministro, senza bisogno di alcun facilitatore. Ovviamente lo stesso vale per STM, i cui vertici aziendali sono stati ricevuti ogni volta ne abbiano fatto richiesta come si è data disponibilità ad incontri con loro advisor”. Il servizio andato in onda parlava dei costi della ricostruzione dopo la guerra in Ucraina.
L’Italia ormai è diventata il primo Paese europeo per  numero di querele bavaglio e cresce la quota di autori delle denunce appartenenti ai ranghi più alti dell’amministrazione pubblica.
(Nella tavola di Alekos Prete il direttore di Report, Raffaele Ranucci)


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